La Juventus accusa tredici punti di distacco dal Napoli, l’Inter ne conta undici. Sono sufficienti questi rilievi per capire quanto il derby d’Italia stasera sia decisivo per Allegri e per Inzaghi. Chi lo perde è perduto, poiché il pareggio non serve né all’uno né all’altro. Questa è la stagione più anomala di sempre, per via di un mondiale preinvernale che mai e poi mai avrebbero dovuto autorizzare il buon senso e l’amore, quello vero, per il calcio. Dicono che il 4 gennaio ripartirà un torneo tutto diverso da quello che si fermerà il 13 novembre. Può darsi. Intanto, il Napoli vola mentre Juve e Inter hanno il respiro affannoso di chi prova a inseguire epperò non riesce nemmeno a ridurre lo svantaggio.
Con tutto il rispetto per il presocratico Zenone di Elea, il suo paradosso di Achille pié veloce e la tartaruga non regge nel caso della capolista e di due fra le sue più blasonate inseguitrici. Zenone sostiene che, se Achille concedesse alla tartaruga un piede di vantaggio, egli non la raggiungerebbe mai, poiché Achille dovrebbe prima guadagnare la posizione occupata dalla tartaruga, la quale, nel frattempo, sarà avanzata toccando una nuova posizione che la manterrà in vantaggio e così via. Il guaio, per Juve e Inter, è che mai il Napoli ha concesso non un piede e manco un punto di vantaggio: la differenza si vede, le tartarughe Inter e Juve sono solo tartarughe. Il colpo di Bergamo, nona vittoria consecutiva in campionato di una capolista più che mai in fuga scudetto, è una mazzata per le speranze tricolori di Allegri e Inzaghi. Con l’aggravante, per il primo, di essere stato appena ingloriosamente eliminato dalla Champions avendo rimediato cinque sconfi tte in sei partite, mentre il secondo ha di nuovo portato la sua squadra negli ottavi di finale. Anche per questo la posta in gioco è più alta per Max che per Simone.
Se Max vince, scavalca Simone, anche se, a -10 dal Napoli farà comunque molto freddo. Se vince Simone, Max affonda nel pantano di una rimonta impossibile e, in campionato, gli resterebbe solo l’inseguimento al quarto posto. C’era una volta il derby d’Italia che spesso e volentieri risultava fondamentale nella corsa scudetto. Il Turbo Napoli l’ha oscurato a tal punto da trasformarlo nella partita dei punti perduti. Oggi più che mai c’è una squadra sola al comando. Così forte che, dopo solo un terzo del campionato, ha già fatto il vuoto.