Ecco i voti dei giocatori della Lazio, reduci dalla ko casalingo per 2-1 contro il Napoli.
Provedel 7,5
Fa il fenomeno, ma sul serio, su Kvara (tre volte) e su Zielinski (5’ st), poi, siamo al miracolo. Da beatificare.
Lazzari 6,5
Nonostante Kvara, sa dove andare e quando andarci. Sente fitte nell’anima ma ha un coraggio da leoni che meriterebbe il rigore.
Hysaj (39’ st) sv
Entra per imprimere qualcosa.
Patric 5,5
Pare reattivo, a modo suo, e sa come andare ad occupare lo spazio. Per poco non fa carambola con Luis Alberto e combina il patatrac, ma sarebbe stata sfortuna clamorosa.
Romagnoli 6
Scruta Osimhen con intelligenza e non gli concede campo. Va peggio nella ripresa, quando brividi ne avverte pure perché il nigeriano è «entrato». Ma fa la resistenza.
Marusic 4,5
È ballerino, magari preoccupato dalla vivacità di Lozano o dalla fasciatura per la capocciata con Lozano.
Milinkovic 5
Un errore sanguinoso che per poco non spalanca a Kvara le porte della felicità. Poi un’ombra.
Cataldi 5,5
Un pizzico di calcio verticale, non quello che serve per dare imprevedibilità .
Basic (30’ st) 5,5
Dovrebbe aggiungere (almeno) freschezza: rimane inchiodato, nella terra di mezzo.
Luis Alberto 5
Vorrebbe essere la spruzzata di genialità sulla Lazio. E invece passeggia e osserva Anguissa.
Vecino (8’ st) 6
Il fisico per contenere la mareggiata, eppure non basta.
F. Anderson 6,5
Le accelerazioni che fanno scattare l’allarme azzurro si avvertono su quella corsia. Il 2-2 glielo nega Meret.
Cancellieri (39’ st) sv
Gli spiccioli della partita.
Immobile 5,5
Il Napoli gli fa venire (in genere) il languorino e invece per 45’ non ha palloni, né va a trovarne come sua buona abitudine.
Zaccagni 6,5
Lancia un missile che illumina poi soffre con umiltà a coprire.
Pedro (8’ st) 5
È tanto largo da rimanere fuori dal match.
Sarri (all.) 5,5
La partenza è incoraggiante ma la Lazio dura poco, una ventina di minuti, semmai trenta, e poi viene travolta, in lungo e in largo. La reazione è insufficiente.