Adesso viene il bello, anzi il difficile. Archiviata con la netta vittoria di La Spezia la prima stagione di Spalletti e messi definitivamente da parte i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato, il Napoli entra in una fase cruciale per il futuro. Il terzo posto conquistato riapre le porte della Champions, ridà fiato alle casse societarie insieme al drastico ridimensionamento degli ingaggi, ma non potrà impedire un rinnovamento di fine ciclo delineato già alla vigilia di quest’ultima partita dall’allenatore toscano. Con l’addio agli svincolati Insigne, Ghoulam e Malcuit, quello molto probabile a Ospina, la situazione di “Ciro” Mertens da definire nei prossimi giorni. E con le incertezze sul futuro di Koulibaly, Fabian Ruiz, Osimhen, Zielinski, Politano, Demme e Meret che aleggiano nelle stanze di Castel Volturno, dove in questi giorni De Laurentiis, Chiavelli, Giuntoli e lo stesso Spalletti hanno disegnato le linee guida del mercato che sarà.
Napoli, l’entusiasmo da ritrovare
Un mercato che ha già portato in azzurro il talentino georgiano Kvaratskhelia, il riscatto di Anguissa (uno dei migliori quest’anno) e che è in attesa di risolvere (con Olivera?) la questione del terzino sinistro, un refrain che negli ultimi anni è diventato virale sui social. L’impressione è che il mercato azzurro, come dice Mourinho, sarà un mercato di reazione: solo l’uscita di qualche big potrà consentire qualche investimento importante. “Non so se ci sarà una rivoluzione, dipenderà da molti fattori, ma il Napoli dell’anno prossimo sarà sicuramente competitivo”, ha spiegato Giuntoli a La Spezia. Se lo augurano i tifosi, che anche quest’anno hanno chiuso la stagione senza particolare entusiasmo. Alla società il difficile compito di riportarlo, in un’estate che si annuncia bollente.
Il Napoli si congeda con un tris
Bollente come la temperatura dello stadio Picco di La Spezia, in campo e sugli spalti (partita interrotta 12 minuti per scontri fra tifosi nel primo tempo). Un caldo che non ha condizionato il Napoli, anzi lo ha visto esibirsi nonostante la rivoluzione decisa da Spalletti (in campo fra i titolarissimi solo Koulibaly). Un grande gol di Politano (ripartenza solitaria e sinistro a giro dei suoi), il raddoppio di Zielinski (sinistro potente a centro area) e il tris di Demme (combinazione da applausi con Petagna) hanno archiviato la pratica già nel primo tempo. Solo passerella finale per Insigne (con la fascia di capitano al braccio prima indossata da Ghoulam), in campo negli ultimi 25 minuti in cui Spalletti ha fatto anche debuttare il giovane portiere Marfella. Il Napoli chiude la stagione a 79 punti (36 in casa e 43 fuori), due in più della scorsa stagione con Gattuso in cui si era piazzato quinto. Adesso viene il bello, anzi il difficile.
Spezia-Napoli 0-3: tabellino e statistiche