Il Napoli ha fatto un’impresa: senza nove giocatori ha strappato un pareggio d’oro a Torino e ha tenuto la Juve a -5 in classifica. Spalletti davanti alla tv ha anche accarezzato il sogno di portare a casa i tre punti, ma non gli è bastato il gol iniziale di Mertens: una rete di Chiesa, con deviazione determinante di Lobotka, ha beffato Ospina e ha regalato un punto ad Allegri.
Alla resa dei conti sicuramente un risultato che soddisfa di più gli azzurri, arrivati a giocare a Torino fra mille incertezze dopo giornate surreali, in cui emergevano continue positività al Covid. Alla fine senza nove uomini fra indisponibili, assenti e squalificati (Koulibaly, Mario Rui, Fabian Ruiz, Anguissa, Malcuit, Lozano, Meret, Osimhen e Ounas), il Napoli non ha perso la sua identità, ha giocato una partita ordinata ed equilibrata, trascinato dall’ottimo tandem di centrocampo Demme-Lobotka, e grazie a una buona qualità tecnica non ha mai perso la bussola. La Juve, invece, ha fatto poco rispetto a quello che ci si aspettava: è pur vero che anche Allegri non aveva diversi uomini (Chiellini, Bonucci, Danilo, Kaio Jorge), ma la sua squadra non è mai riuscita a mettere sotto Mertens e compagni. Non ha trovato mai il cambio di passo, nemmeno quando in campo sono entrati Dybala, Bentancur, Kean, Kulusevski e De Sciglio. Cambi invece che non aveva a disposizione il vice di Spalletti, Domenichini, che ha dovuto fare di necessità virtù: Elmas e Petagna gli unici della prima squadra in panchina da poter schierare.
Mertens illude il Napoli, Chiesa salva la Juve
La partita è stata intensa, non entusiasmante, ma ricca di contenuti da una parte e dall’altra. Il Napoli ha avuto il merito di approcciarla bene, nonostante le prevedibili difficoltà di chi ha in campo uno come Ghoulam, schierato per la prima volta da titolare. McKennie e Chiesa hanno provato a colpire subito Ospina, così come dall’altro lato ha fatto più volte Insigne: il capitano, da qualche giorno promesso sposo del Toronto, ha però sempre concluso alto. Non ha fallito invece Mertens, azionato da Politano: destro rasoterra e Szczesny beffato. Reazione della Juve affidata senza fortuna a Cuadrado e Chiesa, dall’altro lato raddoppio sfiorato da Zielinski e Mertens.
L’orgoglio della Juve è venuto fuori nel secondo tempo, quando è arrivato il pareggio di Chiesa (tiro con deviazione determinante di Lobotka). Allegri ha provato a vincerla con i cambi (cinque), ma non ha trovato la soluzione vincente nemmeno con il tanto atteso Dybala. Il Napoli ha accusato la fatica alla distanza, ma non si è mai disunito. Anzi, Mertens ha sfiorato due volte il bis. Proteste da una parte e dall’altra con l’arbitro: la Juve ha chiesto un rigore per un tocco di mano in area di Mertens, il Napoli un penalty per un contatto fra De Ligt e Di Lorenzo. Alla fine parità anche nelle recriminazioni, ma l'1-1 alla fine fa sorridere di più Spalletti e De Laurentiis, entrambi davanti alla tv.
Juve-Napoli: tabellino e statistiche