Il Verona resta un tabù per il Napoli. Con un pareggio all’ultima giornata dello scorso campionato costrinse gli azzurri all’esclusione dalla Champions, con un altro pareggio ferma la corsa della squadra di Spalletti (al primo stop casalingo della stagione, il secondo in campionato). Simeone ha gelato il Maradona con il solito gol nel primo quarto d’ora, Di Lorenzo ha firmato l’immediato pareggio azzurro che non è servito a ribaltare il risultato nonostante due pali colpiti da Osimhen e Mertens e la doppia superiorità numerica nel finale (espulsi Bessa e Kalinic).
Di Lorenzo risponde a Simeone
La partita si prevedeva complicata e lo è stata, anche più del previsto, per il Napoli (in campo con la maglia speciale per celebrare Maradona), che ha sofferto la grande vivacità e la grande organizzazione del Verona. Soprattutto quella di Barak e Caprari fra le linee, che hanno spesso trovato gli spazi giusti per creare problemi. Da una colossale ingenuità di Mario Rui (un errore da terza categoria) è nato il vantaggio iniziale della squadra di Tudor. Barak ha mandato al bar l’esterno portoghese sulla fascia e ha pescato al centro il solito spietato Simeone: correzione sotto misura e Napoli sotto. Ma, come è spesso successo, la reazione azzurra è stata di grande spessore: in cinque minuti è arrivato il pareggio di Di Lorenzo, abile in mischia a superare Montipò.
Mertens, solo un palo
Il botta e risposta immediato non ha cambiato il senso e la difficoltà della partita, con il Verona a pungere da un lato (occasioni per i soliti Barak e Caprari) e il Napoli a rispondere dall’altro (grande parata di Montipò su Insigne e palo in girata di Osimhen). Un copione andato avanti anche nel secondo tempo con il portiere gialloblù attento su una punizione insidiosa di Insigne e quello azzurro attento su Barak. Osimhen ha chiesto invano un rigore per un contatto in area (l’arbitro Ayroldi ha fatto giocare, il Var non è intervenuto). Spalletti ha provato a rivoltare la squadra con Lozano, Elmas, Mertens, Ounas e Petagna ma non è riuscito a trovare la fiammata giusta per vincere nonostante la doppia espulsione nel finale per il Verona (Bessa e Kalinic entrati dalla panchina). Le speranze si sono spente sul palo colpito da Mertens su punizione in pieno recupero. Il Verona resta un tabù, dopo la sosta le sfide con Inter e Lazio saranno un ulteriore esame per un Napoli che vuole continuare a sognare.
Napoli-Verona 1-1: tabellino e statistiche