Tre gol per seppellire le polemiche post Champions e rilanciare la Juve di Pirlo. La risposta di Cristiano Ronaldo è arrivata forte, fortissima a Cagliari, squadra contro la quale ancora non aveva mai segnato. Ne ha fatti tre di gol, tutti insieme, per ribadire che lui è ancora determinate in questa squadra. Tanto abulico e spento nel doppio confronto contro il Porto, tanto lucido e spietato al Sardegna Arena. Ronaldo nei primi 33 minuti è riuscito ad esultare tre volte chiudendo la pratica con una strabiliante facilità. Di testa, di sinistro e su rigore (che lui stesso si è procurato): CR7 ha messo in mostra tutto il suo repertorio. Pirlo gode doppio e torna a sorridere perché in un colpo solo ritrova il suo leader e si prende tre punti fondamentali per continuare a coltivare il difficile sogno scudetto.
Juve, tripletta da urlo per Ronaldo
In campo non c’è stata partita. La Juve - senza Demiral, Ramsey, Bentancur e Dybala e con Danilo schierato a centrocampo accanto a Rabiot - l’ha chiusa subito, nella prima mezz’ora. Pronti, via e dopo dieci minuti i bianconeri sono già davanti. Ronaldo decolla sugli sviluppi di un angolo, mangia in testa a Nandez e infila sotto misura Cragno. Passano tre minuti e su un cross teso di Chiesa è ancora il portoghese protagonista. Nel tentativo di anticipare in acrobazia il portiere, l’attaccante finisce per scalciarlo in modo pericoloso. L’arbitro Calvarese gli sventola il cartellino giallo. La sanzione non condiziona Ronaldo che al 25’ urla ancora: lancio di Morata, il portoghese anticipa Cragno che lo atterra in area sarda. E’ rigore. Dal dischetto Ronaldo non perdona e fissa il risultato sul 2-0. Finita? Nemmeno per sogno, il portoghese ha ancora fame. E allora eccolo al 33’ insaccare la tripletta personale con un sinistro potentissimo da posizione angolata. Gol e corsa verso la telecamera indicando con un dito il suo orecchio. “Cosa dicevate su di me?”. Una risposta polemica alle contestazioni subite nei giorni scorsi. Saziata la sua fame, Ronaldo torna sulla terra e lascia insieme alla Juve sfogare il Cagliari che, però, non dà praticamente mai segnali di vita dalle parti di Szczesny, praticamente inoperoso. L’ultimo brivido del primo tempo lo regala - suo malgrado - Alex Sandro, costretto ad arrendersi per un problema fisico. Al suo posto in campo Bernardeschi.
Simeone illude il Cagliari ma la Juve gestisce
Nella ripresa il copione non cambia. La partita suggerisce poco. La Juve controlla il match, il Cagliari ci prova ma manovra male. Joao Pedro protesta con Calvarese, chiedendo il rigore per un tocco di mano di Cuadrado. Al 60’ arriva all’improvviso il gol sardo. Zappa se ne va sulla destra e crossa un pallone teso al centro che Simeone è bravo a girare in rete. E’ un gol che aspettava da mesi. Pirlo chiede ai suoi calma ma la Juve comincia a soffrire la reazione del Cagliari, motivato dal gol realizzato al 60’. Ronaldo in ripartenza sfiora il poker personale, Ceppitelli di testa ci prova senza fortuna. Nella Juve entrano McKennie e e Bonucci, nel Cagliari Asamoah e Klavan. La svolta per i padroni di casa non arriva e con il passare dei minuti scema anche la speranza di centrare la clamorosa rimonta. La Juve difende con ordine e non corre pericoli. A nulla servono gli inserimenti di Cerri, Deiola e Gaston Pereiro. Proprio quest’ultimo ha una buona chance all’86’ con un rasoterra dal limite a lato di pochissimo. E’ ultimo sussulto di una partita chiusa già dopo la prima mezz’ora. Ronaldo è tornato fenomeno. Non poteva esserci messaggio migliore per la convalescente Juve di Pirlo. L’Inter resta lontana dieci punti ma con una partita ancora da recuperare e undici giornate ancora da disputare, tutto può ancora accadere. Soprattutto con un CR7 di nuovo a pieno servizio.