ROMA - Spettacolo tecnico, tattico e calcistico totale al Ferraris, dove Genoa e Verona si dividono la posta in un 2-2 rocambolesco e pieno di emozioni. Culla a lungo la vittoria e i suoi tre punti Juric, 'tradito' dal suo nuovo centravanti Lasagna che grazia per due volte i rossoblù, bravi a crederci fino alla fine e a trovare in pieno recupero la stoccata del pari con Badelj, un pareggio che vale come una vittoria e che lascia Ballardini ancora incredibilmente in striscia positiva da sette giornate (non perde da un mese e mezzo, dal 6 gennaio contro il Sassuolo) e al diciannovesimo punto in dieci partite.
Sciagura Czyborra, Ilic non perdona. Erroraccio Lasagna, Zajc sfiora il pari
A sbloccare il match è un'errore singolo: Czyborra al 17' di testa, nel tentativo di servire Strootman, regala una palla sciagurata all'indietro a Barak: il ceco ringrazia, punta in velocità e salta di netto Criscito, palla dentro e a rimorchio arriva Ilic che di prima butta il pallone alle spalle di Perin. Il Genoa sbanda, tre minuti dopo Lasagna lanciato in campo aperto vince il duello fisico con Radovanovic e si presenta da solo davanti al portiere, sinistro clamorosamente fuori che grazia Perin e tiene in partita i rossoblù. Ballardini scuote i suoi che si iniziano a vedere dalle parti di Silvestri: Pjaca conclude a lato, Zappacosta colleziona cross ma il più attivo nel provarci è Zajc, una sua punizione sibila sopra la traversa di Silvestri e il suo destro in area in pieno recupero termina incredibilmente a lato a portiere battuto.
Cetin sbaglia, Shomurodov entra e segna. Lasagna, il palo è un altro regalo
Cambia lo scacchiere di entrambe le squadre: fuori Czyborra e Zajc per Ballardini, che inserisce Luca Pellegrini e Shomurodov, fuori Lovato per Cetin la mossa di Juric. Subito occasionissima per il Verona, con Zaccagni protagonista, poi un altro errore difensivo cambia il risultato, ma stavolta è a favore del Genoa e i protagonisti sono proprio due subentrati: lancio di Perin, torre di Destro, Cetin è in vantaggio su Shomurodov ma il suo passaggio a Silvestri è lento e debole, l'uzbeko è una furia e di prima apre il destro infilando il pareggio alle spalle del portiere. Sono passati tre minuti, l'1-1 centrato subito rallenta il Genoa e il Verona si prende la scena con la pressione alta, la tecnica di Zaccagni e l'ubiquità e la tecnica di Barak: la squadra di Juric diventa padrona del campo. Barak mette Lasagna in porta, bel dribbling tra due genoani e sinistro sul palo con Perin battuto.
2-1 Faraoni, dentro Scamacca e Pandev. Pellegrini ko, Genoa in 10, Badelj al 94'!
Ballardini richiama Pjaca per Rovella ma irrobustire il centrocampo non basta, all'ora di gioco arriva il raddoppio Verona: cross di Cetin, Perin esce di pugno ma la sua respinta finisce sui piedi di Faraoni, siluro di controbalzo immediato del capitano veronese e ospiti di nuovo avanti. il Genoa ricambia di nuovo piano tattico, fuori Destro e Strootman e dentro Scamacca e Pandev. A rovinare i piani di Ballardini però, mentre Scamacca inizia a farsi pericoloso in area, è l'infortunio muscolare di Luca Pellegrini al 78': l'esterno non ce la fa a continuare, le sostituzioni sono finite, i rossoblù restano in dieci per tutto il finale di gara e rischiano anche di prendere il terzo gol da Bessa, entrato nel finale con Veloso a dare qualità e pericolosità al Verona. Sembra tutto finito, ultimo calcio d'angolo della partita, la palla arriva a Badelj che si coordina e dal limite dell'area esplode un missile che piega le mani a Silvestri per il definitivo, incredibile pareggio.