ROMA - L'aveva detto Inzaghi, anche con la Fiorentina ci davate spacciati e si è visto come è finita: stavolta il Benevento non vince, ma fermare sul pareggio la Juve di Pirlo è come un'altra vittoria per la neopromossa campana, che continua il suo grande momento di forma al contrario dei bianconeri, ancora imbattuti ma con cinque pari su nove partite e incapace di infilare due vittorie di fila. Finale anche nervoso, con Pasqua che alza un cartellino rosso a partita finita per Morata, altro problema di non piccolo conto per il tecnico dei campioni d'Italia.
Morata, gol brutale. Dybala non vede la porta, Letizia sì! 1-1
Il recuperato Bonucci si accomoda in panchina con Alex Sandro, ancora Cuadrado a fare gli straordinari con Frabotta a sinistra e Danilo-De Ligt centrali. Davanti c'è Chiesa con Ramsey a supporto di Morata-Dybala, anche Kulusevski non parte titolare. Inzaghi ritrova Caprari e lo schiera con Improta e Lapadula, con la grinta di Hetemaj e Glik a contrastare le manovre bianconere. Linee strette e chiusure aggressive quelle del Benevento che non rinuncia ad attaccare, anzi, è più pericoloso dei bianconeri in avvio: uno stop di Cuadrado di petto in area rischia di trasformarsi in autorete, poi è Barba servito da Caprari a scaricare il sinistro verso Szczesny col polacco attento. E' il 10', ci si ferma per salutare Diego con un applauso sentito, i padroni di casa sfiorano il colpo decisivo su una serie di angoli consecutivi ma non passano. E la Juve? Inizia a carburare come un diesel, Ramsey e Arthur (sontuoso con il passare dei minuti) cercano la palla giusta che viene trovata da Chiesa al 21': sventagliata da fascia a fascia perfetta per Morata che punta Ionita, lo lascia sul posto e in diagonale di sinistro gela Montipò, conclusione chirurgica e terzo gol in campionato, nono in stagione. Cinque minuti dopo è ancora Juve, grande azione sull'asse Cuadrado-Dybala-Morata, palla di ritorno dello spagnolo al numero 10 che ha sul sinistro il raddoppio ma fallisce l'occasione mandando fuori. Maggio entra per Caldirola infortunato, con il gol divorato dalla Joya che tiene in vita il Benevento, si arriva all'ultimo minuto del primo tempo con l'assalto dei padroni di casa a Szczesny: strepitosa la risposta del portiere sul tiro a botta sicura di Schiattarella, angolo e azione che continua con Arthur che sporca la sua miglior prestazione finora spazzando un pallone inutile sul destro di Letizia, diagonale al volo spietato nella precisione ed è 1-1 all'intervallo.
Dentro Insigne, Kulusevski e Bernardeschi. Montipò chiude su Dybala
Improta mette subito paura alla Juve con un tiro fuori di poco, risponde Morata che di testa non trova la porta sguarnita su un passaggio potente ancora di Chiesa, partita apertissima. Inzaghi si gioca la carta Insigne, richiamando Maggio dopo neanche mezz'ora, Morata spara un missile che sibila vicino al palo di Montipò prima del doppio cambio di Pirlo: dentro Kulusevski e Bentancur, fuori Ramsey e Arthur, poi è il turno di Bernardeschi per Chiesa negli ultimi 20' e di Tello, Tuia e Sau dall'altra parte. Passano i minuti, si materializza un'altra impresa per i giallorossi dopo il blitz da tre punti a Firenze, la Juve è confusa, con la luce spenta dall'intensità campana. Sau si vede respingere un destro a botta sicura da De Ligt, Montipò compie una parata d'istinto pazzesca su un velenoso rasoterra di Dybala, sei minuti di recupero nei quali arriva solo un sinistro sporcato di Kulusevski sul quale Montipò si allunga sicuro, blindando un punto preziosissimo per Inzaghi, doloroso per Pirlo che perde terreno dalla vetta e anche Morata almeno per il derby.