Serviva che partisse titolare Ibra, per aprire le braccia e festeggiare il suo gol abbracciando idealmente tutti i tifosi milanisti, tornati a sognare dopo il secondo avvento dello svedese in rossonero. Un gol di Leao, intelligente e fortunato ad aprire le marcature ad inizio ripresa, la premessa della vittoria del Milan a Cagliari: 2-0 con la firma della stellina portoghese e della star assoluta del Diavolo 2020: uno Zlatan il cui impatto sul campionato e sulla squadra di Pioli potrebbe avere conseguenze importantissime nella rincorsa all'Europa che dai piani alti Gazidis, Maldini e Boban sperano e chiedono. Dall'altra parte non inizia alla grande l'anno del centenario per Maran: quarto ko consecutivo, una sterilità offensiva preoccupante, qualcosa da cambiare sembra ci sia soprattutto per essere più incisivi davanti visto che Joao Pedro è già nella sua miglior stagione e non può caricarsi da solo la responsabilità di tutto l'attacco.
Theo-Ibra pericolosi, Donnarumma salva su Nandez
Pioli con l'annunciato 442, che Calhanoglu e Castillejo esterni a piedi invertiti e Bennacer Kessie coppia centrale. Davanti Ibra al suo esordio da titolare con Rafael Leao prescelto allievo e compagno d'attacco. Il Cagliari inizia il suo anno del centenario recuperando Pisacane al centro della difesa con Klavan. Maran nonostante le tre sconfitte consecutive non cambia assetto: Nainggolan e Joao Pedro alle spalle di Simeone. I padroni di casa agiscono di rimessa e di manovra, creando un paio di azioni pericolose senza precisione nell'ultimo passaggio, mentre i rossoneri ovviamente cercano di innescare Ibra in continuazione, con Calhanoglu più crossatore e Castillejo a cercare di dare profondità. Le occasioni più importanti sono ospiti, con Theo Hernandez che con il sinistro impegna severamente Olsen e con Zlatan che di testa sfiora il vantaggio alla mezz'ora: sull'angolo seguente torre di Romagnoli e Leao in spaccata manca la porta di un soffio. Reazione isolana nei piedi di Nandez, che con Donnarumma fuori dai pali prova l'eurogol: il portiere milanista smanaccia via la sfera correndo verso la sua porta.
La sblocca Leao, la sigilla Ibra: festa Pioli
Si riparrte senza cambi e con il Milan che sblocca subito la partita: punizione da centrocampo battuta in maniera rapida da Castillejo per l'inserimento di Leao, stop e conclusione in diagonale che sbatte su un difensore e scavalca Olsen beffandolo. La reazione degli uomini di Maran: rovesciata di Simeone che non trova lo specchio, botta di Faragò da fuori area con lo stessa imprecisione, mentre Zlatan semina il panico in contropiede e viene abbattuto ai 20 metri, trovando la barriera sulla punizione seguente. Pioli inserisce la classe di Bonaventura dopo poco più di un'ora, richiamando Calhanoglu, e dopo un minuto il Milan raddoppia: Ibra dialoga con Theo Hernandez, ancora superlativo a sinistra, e di prima in diagonale non lascia speranze a Olsen infilando il raddoppio. Maran inserisce Cerri per Simeone, Calabria acciaccato lascia il posto a Conti, Ionita e Castro per Rog e Nandez l'ultimo quarto d'ora. Il copione del match non cambia, Cagliari debole davanti mentre Ibra dall'altra parte è irresistibile: il suo tris di testa alla Van Basten viene fermato solo dalla sua posizione di fuorigioco. Garbage time per Rebic, al 90' dentro per Leao, con il Milan che si prende i tre punti dalla trasferta sarda con Suso, Piatek e Paquetà in panchina: un segnale chiaro in tempi di difficoltà e di mercato.