La Roma vola e può sognare, le difficoltà del Napoli ormai sono sotto gli occhi di tutti. Fonseca, con una squadra rimaneggiata, conquista la terza vittoria di fila e tre punti che lo lanciano al terzo posto (in attesa dell’Atalanta). Ancelotti, con una squadra quasi al completo, invece subisce la terza sconfitta in campionato, vede allontanarsi la zona Champions e addirittura al termine dell’11ª giornata potrebbe essere fuori da un piazzamento in Europa (mai successo nell’era De Laurentiis): gli azzurri sono a 18 punti dopo 11 partite, non partivano così male dalla stagione 2011/12 (16 punti). Ha giocato una partita intelligente la Roma, brava a proporsi, a colpire e a saper soffrire, si è acceso solo a intermittenza il Napoli che ancora una volta ha sbagliato troppo in fase conclusiva. Fra i migliori in campo sicuramente l’arbitro Rocchi, attesissimo dopo le polemiche in settimana e bravissimo a gestire una partita molto difficile.
Ancelotti va in tribuna
Ancelotti non viene graziato dalla Corte Federale e non può accomodarsi in panchina, dove a guidare il Napoli c’è il figlio Davide. In campo gli azzurri recuperano Manolas e Mario Rui in difesa, con Milik confermato in attacco con Mertens. Dall’altro lato Fonseca invece lascia ancora fuori Florenzi, si affida a Cetin al centro della difesa (per il giovane turco è l’esordio da titolare) e ripropone Mancini a centrocampo. All’ex atalantino viene affidato un vero e proprio compito da playmaker, il suo movimento ad abbassarsi fra i due centrali di difesa in fase di costruzione crea disagi al pressing del Napoli.
Zaniolo, altra magia
La Roma riesce a proporsi con continuità, sfrutta l’ampiezza degli esterni Spinazzola e Kolarov e le trame disegnate nel traffico da Pastore e Veretout. La supremazia giallorossa in avvio è palese, porta Kluivert a provarci un paio di volte senza fortuna da fuori e Pastore a non sfruttare una buona imbucata di Mancini. Ma è sempre dai piedi del play giallorosso che parte l’azione del vantaggio: lancio profondo per Spinazzola, assist a rimorchio per Zaniolo che insacca all’incrocio il suo quarto gol consecutivo, l’11° con la maglia della Roma. A Trigoria avranno benedetto le parole di Capello.
Meret super su Kolarov
Kolarov potrebbe raddoppiare in due occasioni, prima un diagonale deviato in angolo da Meret, poi un rigore pescato dal Var per un tocco di mano in area di Callejon: il portiere azzurro però strega l’esterno serbo e para il penalty che scuote il Napoli. Da quel momento in poi è monologo azzurro, con Zielinski che sale in cattedra a centrocampo: Smalling salva sulla linea su un colpo di testa di Di Lorenzo, Insigne e Milik falliscono di poco il bersaglio da fuori, Mertens spara alto sulla traversa, Milik e Zielinski riescono nell’impresa di colpire una traversa e un palo nella stessa azione. De Laurentiis si dispera in tribuna, il Napoli avrebbe meritato di chiudere in pareggio il primo tempo.
Veretout colpisce, Milik non basta
La Roma riparte con più determinazione nella ripresa, il Napoli invece si affloscia di nuovo. E subisce subito il secondo gol, per il secondo rigore della partita fischiato da Rocchi per un fallo di mano in area di Mario Rui. Stavolta dal dischetto Veretout non sbaglia e fa esplodere di gioia l’Olimpico. Kluivert potrebbe firmare il tris ma il suo destro da fuori si stampa sulla traversa. Dalla tribuna Ancelotti prova a cambiare qualcosa con Lozano e Llorente per Mertens e Callejon, mentre l’arbitro Rocchi è costretto a sospendere la partita per alcuni minuti per cori di discriminazione che arrivano dagli spalti (Dzeko lo aiuta a far riprendere il gioco). Da un’accelerazione di Lozano sulla destra arriva il gol che regala qualche speranza al Napoli nel finale: lo firma Milik, al 5° centro nelle ultime 4 partite. C’è spazio anche per Younes, ma Fonseca riesce a gestire il vantaggio anche grazie agli ingressi di Perotti, Under e Santon (fuori Kluivert, Perotti e Pastore) e nonostante il rosso finale a Cetin. Alla fine fa festa solo la Roma, per il Napoli è notte fonda.
Roma-Napoli: tabellino e statistiche