Udinese dopo Sampdoria e Milan, terza vittoria consecutiva per una Fiorentina che si lascia completamente alle spalle l'avvio complicato di stagione e si affaccia per la prima volta nelle zone alte della classifica. Un colpo di testa di Milenkovic fa sorridere Montella e ferma la striscia positiva dei friulani dopo il pari col Verona e la vittoria sul Bologna: Firenze torna a volare e non vuole fermarsi.
Nestorovski-gol fermato dal Var
Nel tutto esaurito del Franchi la viola prova subito ad accelerare, gli ospiti controllano e cercano di tenere bassi i ritmi - con De Paul al ritorno dopo la squalifica a gestire la manovra offensiva e a farsi pericoloso - in una Firenze molto calda. Un paio di verticalizzazioni di Castrovilli, il più vivace, con Ribery ben controllato e Chiesa poco pungente, portano alla mezz'ora con protagonista Nestorovski (titolare davanti in tandem con Okaka): prima sblocca la partita, con il Var che gli toglie il gol per l'assist con il braccio di Opoku, poi ben piazzato sul primo palo della sua porta salva i suoi sulla conclusione di Castrovilli sugli sviluppi di un angolo. Poco altro in un primo tempo anche condizionato dalla temperatura alta.
Jajalo ingenuo, Milenkovic lo punisce
Si riparte con Dalbert - tanto generoso nella corsa quanto approssimativo nella tecnica - che vanifica una ripartenza servendo male Ribery. E' un secondo tempo decisamente più acceso e piacevole: De Paul di soffio a lato, Musso si oppone da campione a Chiesa, Ribery su punizione sfiora il palo. Dalbert rischia di commettere rigore su Stryger Larsen, poi Tudor perde le staffe per una punizione fischiata contro e si vede estrarre il rosso da parte del direttore di gara. Udinese senza tecnico per l'ultima mezz'ora, con Lasagna al posto di Nestorovski e Benassi per Badelj, e che va sotto al 72': ingenuità di Jajalo, che non spazza via un pallone che si spegne sul fondo dopo una carambola in area, l'arbitro assegna il corner e Milenkovic svetta di testa a portare avanti la Fiorentina.
Dragowski decisivo, Ribery osannato
Lasagna reagisce subito, Dragowski tocca il suo diagonale quel tanto che basta per non farlo diventare il pari immediato, poi Opuku viene ammonito per un'entrata a forbice su Ribery - ripresa da protagonista - con i viola a protestare per un vantaggio non concesso che li avrebbe mandati in porta. Dalbert ci prova al volo, Musso gli dice no, poi esce Ribery per gli ultimi minuti e il francese si fa il giro di tutto lo stadio osannato dai tifosi che inneggiano al nuovo idolo e un'altra vittoria: Firenze ha ritrovato la forza e la voglia di sognare.