Lecce-Napoli 1-4: Llorente fa volare Ancelotti

Doppietta dell'attaccante spagnolo, rigore di Insigne e gol di Fabian Ruiz: terza vittoria consecutiva degli azzurri fra campionato e coppa
Lecce-Napoli 1-4: Llorente fa volare Ancelotti© Getty Images
di Pasquale Salvione
5 min

Il Napoli non sbaglia, come aveva chiesto il presidente De Laurentiis. Passa con autorità a Lecce e centra la terza vittoria in una settimana dopo Samp e Liverpool: tre punti che consentono ad Ancelotti di restare in scia di Inter e Juve che guidano la classifica. Il grande trascinatore degli azzurri è stato Fernando Llorente, autore di una doppietta (tre gol e un assist in tre partite per lui): il suo acquisto è stato evidentemente troppo sottovalutato, l’impatto che sta avendo in azzurro è devastante. Insigne e Fabian Ruiz hanno poi arrotondato il punteggio, ha fatto troppo poco il Lecce per reggere il confronto.

Lecce-Napoli 1-4: tabellino e statistiche

La rivoluzione di Ancelotti

E’ un Napoli quasi tutto nuovo quello che scende in campo al Via del Mare sotto gli occhi di Eric Abidal, team manager del Barça in tribuna: otto cambi rispetto alla formazione che ha incantato con il Liverpool anche perché restano ai box Manolas e Allan (nemmeno convocati insieme a Younes). Confermati titolari solo Koulibaly, Fabian Ruiz e Insigne, nel solito 4-4-2 che però ha una fisionomia completamente diversa. Innanzitutto davanti, dove Ancelotti sceglie l’artiglieria pesante e lancia le due torri, Llorente e Milik, al rientro dopo l’infortunio. A centrocampo Fabian agisce sul versante destro, a casa Callejon, ma ovviamente l’interpretazione è completamente diversa così come quella degli esterni difensivi Malcuit e Ghoulam, sempre coinvolti nella costruzione del gioco.

Llorente e Insigne sfondano

Ci mette un po’ il Napoli a prendere le misure, è impreciso nelle trame e poco efficace in avvio, anche perché il Lecce di Liverani non ha paura di mettere palla a terra e provare a giocare con Mancosu, Falco e Farias. La sveglia la suona Insigne con un destro dei suoi, lo stesso fa Llorente che costringe Gabriel a una superparata. Sono le prove generali dei gol, firmati dallo stesso attaccante spagnolo (facile tap-in di sinistro su tiro smorzato di Milik) e dal capitano, a segno su rigore (valida la seconda esecuzione, nella prima Gabriel aveva respinto avanzando però troppo presto dalla linea di porta). Sorride Ancelotti, che chiude il primo tempo con il 68% di possesso palla e 12 tiri a 2 (5 contro 0 nello specchio).

Fabian Ruiz e ancora Llorente chiudono i conti

Liverani prova a scuotere i suoi con Petriccione al posto dell’ammonito Tachtsidis, ma un preciso sinistro a giro di Fabian Ruiz dal limite a inizio ripresa aumenta il divario: 3-0 per il Napoli. Partita chiusa? Nemmeno per idea, perché una sciocchezza di Ospina (uscita inutile a valanga su Farias) consente a Mancosu di segnare il rigore che riapre le speranze del Lecce. Liverani gioca le carte Lapadula e Benzar (fuori Falco e Rispoli), Ancelotti risponde con Lozano, Callejon e Luperto. Nel finale è ancora Llorente a farsi trovare pronto per il tap in del 4-1 che chiude la partita: per lo spagnolo tre gol in tre partite e prima doppietta in azzurro. Meglio di così...

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