TORINO - Negli occhi ancora la Champions giocata da altri, nelle gambe una stagione praticamente già conclusa, con la bilancia del derby tutta sbilanciata dalla parte di un Torino che lotta inseguendo il sogno del quarto posto: la Juve delude, sbanda, soffre e infine riacciuffa in extremis il pari nella stracittadina dopo aver subito a lungo il cuore e l'organizzazione della squadra di Mazzarri, negando ai granata l'aggancio al quarto posto. Di Lukic il vantaggio Toro, arrivato per un pasticcio difensivo bianconero, di Cristiano Ronaldo il pareggio, con uno stacco disumano a infilare il 21° centro in campionato, 28° stagionale.
CANCELO-PJANIC, FRITTATA E LUKIC FA 1-0 - Juve aggressiva ma imprecisa nelle prime battute: Kean e Bernardeschi fanno piovere palle confuse in area, poi è Sirigu ad anticipare Ronaldo in uscita. Replica granata con Belotti, che prima accusa un blackout in area senza sfruttare un gran cross di De Silvestri, poi ci prova di potenza in diagonale trovando Szczesny. Alta intensità, Izzo legge bene l'assist che Kean scarica per CR7, al 18' la frittata bianconera: Cancelo batte una rimessa laterale all'indietro verso Pjanic in posizione di terzino, il bosniaco non legge la forza del passaggio e Lukic è bravo a pressarlo, rubargli il pallone e a piazzare l'1-0 con un destro a giro superando il portiere.
JUVE DA SPIAGGIA, FISCHI DELLO STADIUM - Highlights della reazione juventina: Ronaldo rovescia, Matuidi si coordina al volo ma trova Sirigu, poi sul cross seguente Cuadrado non arriva in sforbiciata di pochissimo. Cristiano poi ci prova da fuori con un siluro che termina di poco a lato. Belotti e Kean, conclusioni murate, poi è Berenguer a lasciare di sasso Pjanic e a scaricare dai venti metri troppo alto. Finale di tempo con Ansaldi che esce a testa alta e palla al piede dagli attacchi avversari e con i fischi che cadono come gocce di pioggia sullo Stadium mezzo vuoto, che al contrario di Nedved nel prepartita non conferma Allegri.
CR7 DECOLLA E RIPORTA A TERRA I GRANATA - Spinazzola è l'uomo che prova a scuotere la Juve, accelerazioni e cross che poi culminano in un destro impreciso all'ora di gioco: tutto troppo poco per far paura a un ottimo Torino, onorato nella memoria anche da uno striscione che spunta nella curva bianconera dedicato ai caduti di Superga. E' l'immagine migliore di questa Juve inedita, svuotata in un finale di stagione già scritto (Allegri disperato che butta dentro Pereira pur di tirare fuori un pessimo Cuadrado) e che invece per il Torino è ancora tutto da vivere e da sognare: Belotti che sfiora il raddoppio, Ola Aina che entra al posto di Lukic e affetta il campo in diagonale mandando in crisi i bianconeri, la grinta granata su ogni pallone che però deve inchinarsi allo stacco imperiale di Cristiano Ronaldo e al suo spietato 1-1 a pochi minuti dalla fine. Mazzarri ferito butta dentro l'ex Zaza alla disperata, Spinazzola butta dentro palloni dentro l'area avversaria, Orsato si perde un minuto di recupero per strada e fischia due volte la fine di un derby che non regala gioia ai bianconeri né sogni al Toro, domani impegnato a ricordare i 70 anni della tragedia del Grande Torino.