Niente scudetto, festa rimandata. La sconfitta sul campo della Spal (2-1) non permette alla Juve di vincere aritmeticamente il titolo oggi. Troppi giovani in campo e testa già all'Ajax: i bianconeri vanno in vantaggio con il solito Kean ma nella ripresa mollano e si fanno rimontare da Bonifazi e Floccari. Ora tutto è nella mani del Napoli: se non vincerà domani a Verona con il Chievo, lo scudetto sarà comunque ufficialmente bianconero, altrimenti se ne riparlerà la prossima settimana.
SEMPRE KEAN - Allegri rivoluziona la Juve. In campo dal primo minuto ci sono due debuttanti: Gozzi, difensore classe 2001, e Kastanos, centrocampista classe 1998. In attacco Dybala e Kean. Semplici punta su Petagna e Floccari.
Ottimo avvio della Juve che al 30' sblocca. Ci pensa sempre lui, Kean, che in questo periodo segna in tutti i modi. Stavolta è bravo a intervenire sul tiro di Cancelo: Viviano, spiazzato, non può fare nulla. Il resto del tempo la Juve lo passa a gestire, mettendo il naso in avanti con la speranza di chiudere definitivamente la questione scudetto, ma senza rischiare nulla.
SPAL AVANTI - La Spal inizia fortissimo la ripresa e dopo cinque minuti pareggia: ci pensa Bonifazi (di proprietà del Toro), di testa su calcio d'angolo. La Spal mette sotto la Juve e Allegri cambia: dentro Nicolussi per Kastanos. Poi in campo anche Mavididi per Kean. La situazione migliora, soprattutto grazie al cambio a centrocampo: Nicolussi dà una scossa. Però a passare è ancora la Spal, con Floccari che riceve da Murgia e da centro area non sbaglia. Allegri non ci sta e sostituisce Barzagli con Bernardeschi. L'attacco diventa più pericoloso, ma non abbastanza per superare il muro dei padroni di casa: per la squadra di Semplici questi tre punti sono di platino per la lotta salvezza.
SPAL-JUVENTUS 2-1: TABELLINO E STATISTICHE