Maresca bene, rigore ok. Ma con Leiva e Soumaoro...
Non dirige male Maresca: smussati certi eccessi, più disposto a spiegare ai giocatori le decisioni con paterna bontà, com’era il suo attuale designatore da arbitro quando gestiva le partite. Finché dura... Due appunti: perdona Leiva (un giallo su tre falli, l’ultimo da già ammonito), il provvedimento disciplinare per Soumaoro arriva molto dopo l’intervento su Luis Alberto (dato vantaggio, non andato a buon termine). Ok il rigore assegnato col VAR al Genoa (difficile da vedere live): sul tocco di Pandev, Lazzari ha il braccio destro largo. E’ con il fianco destro il contatto sul cross di Masiello del pallone su Cataldi, ok non rigore. Ok i gol della Lazio: Marusic riceve una spinta da Masiello e sbatte su Soumaoro; sul secondo Milinkovic difende col corpo la posizione con Masiello; sul terzo (al netto del ritardo che sa di suggerimento sul giallo al francese) giusto dare vantaggio e poi fischiare la punizione.
Giacomelli senza difficoltà: il Var ok sul gol del 3-0
Partita estremamente semplice per Piero Giacomelli, 42 anni, all’ottava stagione (su otto possibili se non si è internazionali, a fine stagione sarà dismesso) alla CAN A. Nessun episodio di particolare rilevanza nelle due aree, pochi episodi complicati, il VAR (Mazzoleni) ha cambiato la scelta dell’assistente Ranghetti sul gol di Dzeko. Partiamo allora proprio dall’unico episodio in cui è stato coinvolto il VOR (Video Operation Room): al momento del cross di Kolarov (partito regolare), Dzeko viene tenuto in gioco (di pochissimo) da Donati, che allarga la gamba destra e così sana la posizione del’’attaccante bosniaco. Meno fatica hanno fatto VAR e AVAR sulla rete di Mkhitaryan: quando Dzeko lo serve, l’armeno è tenuto in gioco da Lucioni, Donati e Rossettini. Rischio grosso per Bruno Peres in area: abbraccia sui fianchi Shakhov che poi cade non appena si sente toccato. Non ci sono trattenute evidenti, anche per questo il VAR non è intervenuto, lasciando all’arbitro la valutazione di un contatto che da rigore non era. Non difficile la partita per il direttore di gara triestino anche da un punto di vista disciplinare. I numeri fanno capire della facilità: appena 15 falli fischiati e un solo ammonito, fra l’altro in maniera molto fiscale (anche in relazione all’andamento della partita).