Moviola Serie A, Doveri quasi top: arbitro completo

Valeri ok a Bologna, Massa si “riavvicina” al Milan, bene Pasqua (che grazia Kucka)
Moviola Serie A, Doveri quasi top: arbitro completo© LAPRESSE
Edmondo Pinna

ROMA - Il migliore in campo, insieme con molti protagonisti di Napoli-Inter: Daniele Doveri ha dato sostanza, concretezza, sicurezza, ha ricevuto accettazione da parte dei giocatori, li ha ripagati facendo giocare una partita che è stata a tratti anche spettacolare. Diciotto falli fischiati nel primo tempo e un solo cartellino giallo, per dire di come è riuscito ad imporre la sua leadership, alla fine il tassametro segnerà 34 falli e 6 cartellini (due alla panchina, Esposito e Conte, nell’occasione ne manca uno a Fabian Ruiz che ha scagliato il pallone contro la panchina).

Corpo a corpo Di Lorenzo-Lukaku: non è rigore

Corpo a corpo fra Di Lorenzo e Lukaku, che alla fine cade dentro l’area. E’ bravo Doveri a non dare rigore perché: a) l’eventuale fallo (gamba sinistra a creare ostacolo) arriva fuori area (e questo mette automaticamente fuori causa il VAR, che non può intervenire); b) la potenza fisica del belga è tale da permettergli di rimanere in piedi, fare un passo e mezzo e poi cadere in... differita. Nel finale di partita, altro episodio, ancora Di Lorenzo protagonista stavolta su Lautaro: è simultaneo il contatto del destro dell’azzurro sul sinistro del nerazzurro e sul pallone (con il piede sinistro, questo vede soprattutto Doveri, corroborato dal VAR Calvarese), il difensore rischia moltissimo il penalty.

Regolare no, anzi sì

Annullato un gol a Milik: il fallo lo commette Callejon che salta sulle spalle di Biraghi, affossandolo, non c’è alcuna carica su Handanovic. E’ invece buona la rete dell’1-2: la sua posizione è nettamente regolare (dietro la linea del pallone), c’era da valutare la posizione di Callejon, al momento del lancio di Zieliski, lo spagnolo è tenuto in gioco da Skriniar e Biraghi.

Disciplinare con un'ombra

Sei come detto gli ammoniti: manca però un giallo a Fabian Ruiz quando scaglia il pallone contro la panchina dell’Inter (che ne aveva lanciato uno in campo per ritardare la ripresa del gioco) e uno molto netto a Gagliardini (brutta l’entrata su Hysaj). Rischia molto Barella: già ammonito (duro su Allan), ferma Callejon, non è un fallo clamoroso ma c’è, sembra però poco per una seconda ammonizione.


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Valeri 6,5

Bologna-Fiorentina 1-1

Torna in campo dopo un mese (era il 7 dicembre) Paolo Valeri, internazionale di Roma2, all’ottava presenza stagionale: un anno fin qui affrontato con grande costanza (la gara di Bergamo l’unica con qualche problema di troppo), ieri ha dato conferma di poter essere un arbitro affidabile. Da annotare: fischiati ben 39 falli, il che dà comunque l’idea di che tipo di partita sia stata. Sei i cartellini gialli. Un solo episodio che ha coinvolto il VAR (Mariani): il Bologna va in gol con Palacio ad inizio primo tempo, ma quando Orsolini lo serve, è oltre Pezzella. Giusto non dare penalty per il tocco di braccio di Tomiyasu: è vicino al corpo.

Pasqua 7

Atalanta-Parma 5-0

Partita abbastanza semplice per Fabrizio Pasqua, visto il risultato e l’andamento della gara. Forse sono un po’ troppi i sei ammoniti se confrontati con i 25 falli, in una partita che non è mai stata molto agonistica. Di buono c’è che dispensa intelligenza nell’ammonire Kucka, che avrebbe meritato un cartellino di altro colore: guarda due volte Toloi che lo andava a pressare su un pallone in arrivo, poi sbraccia deciso con il sinistro, finendo per colpire l’avversario sotto il collo (il colloquio che segue fra Pasqua e Kucka, tutto un «si lo hai fatto», «no, non l’ho fatto», è da rivedere). Un arancione bello pieno, ma sul 3-0 e gara finita, ha scelto il giallo (e D’Aversa, che in materia arbitrale viene sempre ben consigliato, ha ringraziato, sostituendo subito il centrocampista slovacco). Il VAR (La Penna) è rimasto giustamente silente. Un dubbio sul gol di Gomez che ha aperto la partita, ma non sembra essere falloso il contrasto a centrocampo Toloi-Kucka. Non c’è rigore sul tocco di braccio (sinistro) di Grassi su colpo di testa di Djimsiti: ce l’ha raccolto al petto, totalmente dentro la figura.

Giacomelli 6

Juventus-Cagliari 4-0

Per il più “fisicato” dei nostri arbitri (non l’unico), un errore (anche grave) in una partita che era filata via liscia praticamente fino al novantesimo. Si perde un rigore, Giacomelli, identico a quello assegnato, segno di poca concentrazione e applicazione. Viene comunque accettato dalle due squadre, non deve fischiare molto (solo 24 falli alla fine) e ammonire ancora meno (due solo i gialli comminati, Rabiot nel primo tempo, dopo aver concesso il vantaggio; Joao Pedro nella ripresa, su Pjanic che lo anticipa sul pallone, mai rosso visto che non c’è gamba testa né piede a martello). Il rigore concesso: Dybala entra in area e viene spostato da una ancata di Rog, che entra a sinistra senza prendere il pallone, corretto fischiare il penalty che il VAR (Banti) conferma. In pieno recupero, Douglas Costa si infila in area del Cagliari, ancora Rog interviene senza poter arrivare sul pallone, con la gamba sinistra ostacola il bianconero, mettendogli una mano dietro la schiera, come a cingerlo. Nel caso Banti avrebbe potuto richiamarlo, ma il livornese non ama molto il... monitor.

 


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Massa 6

Milan-Sampdoria 0-0

Saranno 33 i falli e 6 gli ammoniti da parte dell’internazionale Massa (una delle designazione “a rischio” fatte da Rizzoli questa settimana, il riavvicinamento di Di Bello al Torino domenica era andato malissimo), che tornava a fare il Diavolo dopo tre anni dal contestatissimo Juve-Milan. Partita talmente mal giocata che ha finito per spianare la strada all’arbitro. Eppure qualcosa da segnalare c’è sempre: come l’intervento di Chabot ai danni di Theo Hernandez fuori area, talmente irruento e scomposto che era difficile non fischiare almeno fallo (e ci sarebbe stato anche il giallo), invece non è arrivata neanche la punizione. Sul finire del primo tempo, annullato il gol a Jankto: giusto, al momento del lancio di Vieira, sia lui sia Gabbiadini (che per effetto dell’incrocio prenderà il pallone per primo) sono entrambi oltre Krunic, in off side.

Giua 6,5

Lecce-Udinese 0-1

Una buona serata quella di Giua, le cui ultime prove avevano lasciato molto a desiderare. Tre cartellini gialli (per De Paul che s’è tolto la maglia dopo il gol, Gabriel, più quello a Liverani), 28 falli fischiati. Lo aiuta molto il VAR (Maresca), perché sul primo gol annullato a Okaka, l’assistente Preti aveva inizialmente convalidato: un piede in fuorigioco, difficile da vedere in campo, facilissimo davanti al monitor, eppure l’Ifab (e la Uefa), volevano fare la rivoluzione folle (se la tecnologia permette di accertare infrazioni al centimetro, perché non si può utilizzare? E la discrezionalità chi l’avrebbe stabilita?). Netto,invece, il secondo off side di Okaka. Annullata una rete a Babacar, furbo Troost-Ekong ad accentuare il contatto. Manca un giallo a Mandragora (su Farias).


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ROMA - Il migliore in campo, insieme con molti protagonisti di Napoli-Inter: Daniele Doveri ha dato sostanza, concretezza, sicurezza, ha ricevuto accettazione da parte dei giocatori, li ha ripagati facendo giocare una partita che è stata a tratti anche spettacolare. Diciotto falli fischiati nel primo tempo e un solo cartellino giallo, per dire di come è riuscito ad imporre la sua leadership, alla fine il tassametro segnerà 34 falli e 6 cartellini (due alla panchina, Esposito e Conte, nell’occasione ne manca uno a Fabian Ruiz che ha scagliato il pallone contro la panchina).

Corpo a corpo Di Lorenzo-Lukaku: non è rigore

Corpo a corpo fra Di Lorenzo e Lukaku, che alla fine cade dentro l’area. E’ bravo Doveri a non dare rigore perché: a) l’eventuale fallo (gamba sinistra a creare ostacolo) arriva fuori area (e questo mette automaticamente fuori causa il VAR, che non può intervenire); b) la potenza fisica del belga è tale da permettergli di rimanere in piedi, fare un passo e mezzo e poi cadere in... differita. Nel finale di partita, altro episodio, ancora Di Lorenzo protagonista stavolta su Lautaro: è simultaneo il contatto del destro dell’azzurro sul sinistro del nerazzurro e sul pallone (con il piede sinistro, questo vede soprattutto Doveri, corroborato dal VAR Calvarese), il difensore rischia moltissimo il penalty.

Regolare no, anzi sì

Annullato un gol a Milik: il fallo lo commette Callejon che salta sulle spalle di Biraghi, affossandolo, non c’è alcuna carica su Handanovic. E’ invece buona la rete dell’1-2: la sua posizione è nettamente regolare (dietro la linea del pallone), c’era da valutare la posizione di Callejon, al momento del lancio di Zieliski, lo spagnolo è tenuto in gioco da Skriniar e Biraghi.

Disciplinare con un'ombra

Sei come detto gli ammoniti: manca però un giallo a Fabian Ruiz quando scaglia il pallone contro la panchina dell’Inter (che ne aveva lanciato uno in campo per ritardare la ripresa del gioco) e uno molto netto a Gagliardini (brutta l’entrata su Hysaj). Rischia molto Barella: già ammonito (duro su Allan), ferma Callejon, non è un fallo clamoroso ma c’è, sembra però poco per una seconda ammonizione.


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