Brescia-Juve 1-2
Partita scorbutica, ricca di tensione ed agonismo, giocata sui nervi, e forse questo Fabrizio Pasqua non è quello che lo scorso anno ha stupito e convinto (annotazione a margine: capelli dritti sparati in testa, più adatti all’ex Cocoricò che al Rigamonti). La stoffa c’è, però, la tiene nonostante tutto, e questo è un segnale. Sceglie il giallo per De Ligt (nell’occasione, ammonito pure Sarri), il piede è a martello e alto, però c’è contesa del pallone. Insomma, giallo pieno (e molto scuro...). Dimentica qualche cartellino (Rabiot su Tonali era pulito pulito), dopo aver iniziato forse troppo severo (bastava una rampogna quando Khedira s’appoggia su Balotelli), non perde il sangue freddo nel momento in cui la gara s’acende.
REGOLARE - E’ buona la rete di Pjanic: non ci sono tocchi di mano in barriera sulla punizione, quando il bosiaco tira Bonucci (allarga le gambe e dunque diventa attivo nell’azione) è tenuto in gioco da Sabelli.
CORRETTO - Nell’occasione avuta da Higuain, dopo il miracolo di Joronen, c’è Chancellor che tocca il pallone che viene arpionato dal portiere di Corini. Proteste bianconere, ma non c’è retropassaggio, la valutazione di Pasqua è condivisibile.