Moviola, Pasqua non è al top: De Ligt rischia

Ecco gli episodi da moviola dei match Brescia-Juve e Verona-Udinese
Moviola, Pasqua non è al top: De Ligt rischia© LAPRESSE
Edmondo Pinna

Brescia-Juve 1-2

Partita scorbutica, ricca di tensione ed agonismo, giocata sui nervi, e forse questo Fabrizio Pasqua non è quello che lo scorso anno ha stupito e convinto (annotazione a margine: capelli dritti sparati in testa, più adatti all’ex Cocoricò che al Rigamonti). La stoffa c’è, però, la tiene nonostante tutto, e questo è un segnale. Sceglie il giallo per De Ligt (nell’occasione, ammonito pure Sarri), il piede è a martello e alto, però c’è contesa del pallone. Insomma, giallo pieno (e molto scuro...). Dimentica qualche cartellino (Rabiot su Tonali era pulito pulito), dopo aver iniziato forse troppo severo (bastava una rampogna quando Khedira s’appoggia su Balotelli), non perde il sangue freddo nel momento in cui la gara s’acende.

REGOLARE - E’ buona la rete di Pjanic: non ci sono tocchi di mano in barriera sulla punizione, quando il bosiaco tira Bonucci (allarga le gambe e dunque diventa attivo nell’azione) è tenuto in gioco da Sabelli.

CORRETTO - Nell’occasione avuta da Higuain, dopo il miracolo di Joronen, c’è Chancellor che tocca il pallone che viene arpionato dal portiere di Corini. Proteste bianconere, ma non c’è retropassaggio, la valutazione di Pasqua è condivisibile.


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Verona-Udinese 0-0

Se serviva, la conferma: la serie A non è categoria per Chiffi, metro di giudizio che sembra un elettrocardio-gramma, una coerenza disciplinare che va cercata con il lumicino. Giudica (e il VAR Abisso non s’oppone) non da rigore un contatto a tre Becao (soprattutto)-Samir su Zaccagni che avrebbe meritato maggior attenzione.

REBUS - Becao, che sfiora il pallone, si preoccupa soprattutto di finire sull’avversario, dandogli una ancata/spallata ben assestata. Al limite, come intervento, Abisso s’è limitato (non andando lontano dalla verità procedurale) a confermare la scelta.

DISCIPLINARE - Orrore: perché, ed è un esempio, Troost Ekong trattiene prima e stende poi Di Carmine e andava ammonito, non ignorato; perché Amrabat a martello (basso) su Mandragora era da giallo pulito pulito e non ha fatto nulla; perché Wallace calpesta bellamente la gamba di Veloso, all’altezza della tibia, e ci poteva stare anche il rosso. Invece...


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Brescia-Juve 1-2

Partita scorbutica, ricca di tensione ed agonismo, giocata sui nervi, e forse questo Fabrizio Pasqua non è quello che lo scorso anno ha stupito e convinto (annotazione a margine: capelli dritti sparati in testa, più adatti all’ex Cocoricò che al Rigamonti). La stoffa c’è, però, la tiene nonostante tutto, e questo è un segnale. Sceglie il giallo per De Ligt (nell’occasione, ammonito pure Sarri), il piede è a martello e alto, però c’è contesa del pallone. Insomma, giallo pieno (e molto scuro...). Dimentica qualche cartellino (Rabiot su Tonali era pulito pulito), dopo aver iniziato forse troppo severo (bastava una rampogna quando Khedira s’appoggia su Balotelli), non perde il sangue freddo nel momento in cui la gara s’acende.

REGOLARE - E’ buona la rete di Pjanic: non ci sono tocchi di mano in barriera sulla punizione, quando il bosiaco tira Bonucci (allarga le gambe e dunque diventa attivo nell’azione) è tenuto in gioco da Sabelli.

CORRETTO - Nell’occasione avuta da Higuain, dopo il miracolo di Joronen, c’è Chancellor che tocca il pallone che viene arpionato dal portiere di Corini. Proteste bianconere, ma non c’è retropassaggio, la valutazione di Pasqua è condivisibile.


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