Giornata in linea di galleggiamento, qualche eccellenza (Orsato, come i cavalli di razza, sta rinvenendo bene; Doveri e La Penna hanno nobilitato il sabato arbitrale), gli altri sufficienti. Tutti tranne Pairetto, che proprio sull’ultima curva, dopo che aveva condotto il personale Gran Premio almeno da podio, fi nisce fuori pista.
MARIANI 6
Sassuolo-Spal 3-0
Seconda di fila per Mariani, bisogna dire che la fortuna non lo assiste: c’è sempre qualcosa che fa discutere nelle sue partite, anche se le decisioni prese (anche col VAR) sono giuste. Peluso in scivolata su Petagna, prima di decidere se sia dentro o fuori dall’area (è fuori), è sicuramente fallo e quello andrebbe sanzionato. Invece l’unica discussione è con l’assistente per stabilire se fosse angolo o no. Gol di Duncan: annullato, sulle prime, poi Abbattista (con grande, troppa calma forse, ma meglio perdere un po’ di tempo in più ma avere una decisione giusta) traccia le linee per scoprire che è dietro la linea del pallone, servitogli da Berardi. Altro gol annullato, stavolta a Murgia: non lui, ma Petagna è in off side (con una spalla) sul passaggio di Kurtic.
PAIRETTO 5
Bologna-Roma 1-2
Bene sul 90% degli episodi da moviola. Non benissimo (anzi) su tutto il resto. Per dire: grazia Florenzi dal secondo giallo (e infatti Fonseca lo toglie al volo) e Zaniolo (si direbbe... arancione). Tutto ruota sul gol vittoria di Dzeko, meglio, sulla punizione che lo genera. Saltano Juan Jesus e Santander, il primo soverchiato dalla potenza del secondo. Se questo fallo è stato fischiato, è una valutazione dell’arbitro che è a pochi metri ed ha avuto questa sensazione. Se, invece, ad essere stato sanzionato è il presunto fallo di mano di Santander (questo pare indicare Pairetto, toccandosi il braccio sinistro più volte), dalle immagini non si apprezza, anzi, il pallone passa ben lontano dagli arti dell’attaccante rossoblù. Sulla posizione della battuta (un paio di metri, ma siamo nella trequarti difensiva) e sul tempo di gioco (il pallone di Dzeko varca la linea un secondo dopo il 93’, cronometro di Sky che non è quello ufficiale, dunque impossibile come tesi da sostenere) non ci possono essere discussioni. Gli altri episodi: tiro di Florenzi, Bani ha le braccia al corpo; contatto Bani-Dzeko in area, ci sta far proseguire. Soriano anticipa di un pelo (lo scarpino grigio arriva prima di quello giallo fl uo del serbo) l’intervento di Kolarov, che lo colpisce con la gamba/fianco destro, netto il penalty; intervento di Florenzi su Soriano, poi recupera il pallone e lo gioca e questo lo salva, poteva starci il rigore altrimenti; tocco di mano sinistra di Denswil su assist di Dzeko per Zaniolo, braccio lungo il corpo, sembrerebbe voler togliere il braccio, ma il movimento è verso il pallone; ci sta il secondo giallo per Mancini (braccio largo su Santander).
PICCININI 6
Lecce-Napoli 1-4
Forse più grande di lui questa designazione (ah, la voglia di stupire!). Piccinini finisce per avere poca accettazione in campo, si perde un rigore clamoroso, ha però un merito (e più di lui l’assistente numero uno, Galetto): far ripetere un rigore parato con il portiere che non ha un piede sulla linea di porta (proprio come vuole l’Ifab, ma ora aspettiamo il primo intervento del VAR in casi simili prima di festeggiare), regola sicuramente discutibile (non poco), ma al momento questo bisogna far rispettare (e che siano proprio quelli deputati a farlo a derogare non è cosa, in Uefa succede così, pensate a Ter Stegen in Borussia Dortmund-Barça martedì scorso o a Adrian in Liverpool-Chelsea in Supercoppa). Il rigore: colpo di testa di Llorente, Tachtsidis ha il braccio destro larghissimo, c’è voluto Pasqua al VAR (bravo) a ristabilire la verità. Sul rigore, Gabriel ha il destro oltre la linea, giusto far ripetere e ammonire il portiere. Ok il rigore di Ospina (ma quanta insicurezza!), travolto Farias. Ok il 4-1 di Llorente, lo tiene in gioco Benzar.
GIACOMELLI 6,5
Sampdoria-Torino 1-0
Partita sotto controllo per Giacomelli. Ferrari fra petto e spalla, giusto, non è rigore. Gol annullato a Zaza: ok, era in off side Belotti che aveva colpito di testa. Ok la rete di Gabbiadini (Depaoli è in gioco nell’azione). Belotti si autosgambetta sul marcamento di Bereszynski.
ORSATO 6,5
Atalanta-Fiorentina 2-2
Partita tutt’altro che semplice per Orsato (dei cori razzisti parliamo a parte, sottolineando solo come sia stato un arbitro di carattere a fermare la partita senza pensarci molto), l’internazionale di Schio sembra tornato quello dei bei tempi. Ok il gol di Ilicic (Milenkovic è l’ultimo difendente viola), ottima chiamata del VAR Aureliano sulla rete annullata a Pasalic: De Roon tocca col braccio sinistro il pallone, passandolo al compagno, per le nuove regole nessun gol può essere segnato (o propiziato) con un tocco di mano, quantunque involontario, da chi attacca.
ABISSO 6
Lazio-Parma 2-0
Non brilla, ma non commette errori determinanti il palermitano Abisso. E’ regolare la rete di Immobile: al momento del lancio di Luis Alberto, lo tengono in gioco tre giocatori del Parma: Iacoponi, Darmian e Bruno Alves. Rivedibile, Abisso, da un punto di vista disciplinare: se è da giallo (e ci sta farlo) Kulusevski che ferma una ripartenza di Correa, doveva esserlo anche Marusic che trattiene per un braccio Gervinho lanciato in corsa.
Giornata in linea di galleggiamento, qualche eccellenza (Orsato, come i cavalli di razza, sta rinvenendo bene; Doveri e La Penna hanno nobilitato il sabato arbitrale), gli altri sufficienti. Tutti tranne Pairetto, che proprio sull’ultima curva, dopo che aveva condotto il personale Gran Premio almeno da podio, fi nisce fuori pista.