ROMA - Partita con qualche sbavatura per Fabbri, sorprende perché era davvero molto facile. Non una grande equità nei provvedimenti disciplinari, poca uniformità di giudizio.
PRIMO TEMPO
18’ - Cacciatore spalla a spalla in corsa con Higuain, fallo “onesto”: l’ammonizione è decisamente esagerata.
29’ - Cacciatore “punta” Sturaro prima di colpire di testa, lo guarda, poi lo sbilancia: giusto il fallo.
SECONDO TEMPO
3’ - Pellissier stoppa il pallone fra la spalla e il braccio (più braccio che spalla), Fabbri decide che il movimento è congruo e fa proseguire, Buffon risponde alla grande. Buon per l’arbitro....
10’ - Spolli ferma Dybala al limite dell’area, ancora un’ammonizione, ancora una decisione rivedibile.
18’ - Errore di Fabbri, Alex Sandro entra su Meggiorni, forse prende il pallone, sicuramente sradica l’avversario, colpendolo sulle gambe: doveva essere fallo (e giallo, seguendo il metro usato fino a quel momento).
34’ - Punizione per il Chievo battuta velocemente, ad azione conclusa tutta la Juventus protesta (ammonito Bonucci): in tv non si vede se Fabbri abbia indicato il fischietto (ovvero: «Fischio io la ripresa del gioco»), una squadra può riprendere il gioco come meglio crede in termini di tempo, se non ci sono indicazioni diverse.
39’ - Regolare il secondo gol di Higuain: al momento del cross di Lichtsteiner, è probabilmente dietro la linea del pallone, sicuramente c’è Spolli che lo tiene in gioco.
JUVENTUS-CHIEVO 2-0, LA CRONACA DEL MATCH