Più degli acciacchi fisici che hanno impedito al finora implacabile Morata - sempre a segno nelle tre gare della fase a gironi - a Dani Olmo e ad Azpilicueta di allenarsi insieme ai compagni, questo venerdì, a cui ha fatto seguito una giornata di riposo, prima della ripresa del lavoro di quest'oggi, Luis Enrique pare preoccupato per le conseguenze, a livello di autostima, che potrebbe aver lasciato l’ultima sconfitta sofferta contro il Giappone. Scivolone che è costato il primato del Gruppo E e che pare confermare una certa involuzione della sua giovane Spagna, che era partita con il morale alle stelle, dopo il pirotecnico 7-0 rifilato al Costa Rica, per poi ottenere un sofferto pareggio con la Germania, prima del ko con i nipponici.
Tendenza negativa che l’ex tecnico di Barça e Roma è determinato a ribaltare, per battere il Marocco e proseguire il più a lungo possibile l’avventura in Qatar. Di qui l’apparizione, nel corso dell’ultima seduta, del fido dottor Joaquin Valdes, uno psicologo che, ormai da una dozzina d’anni, fa parte dello staff del tecnico asturiano. Lo specialista, normalmente, non partecipa agli allenamenti, ma stavolta ha voluto far sentire la sua presenza e verificare di persona se i calciatori, secondo le sue indicazioni, si incoraggiassero l’un l’altro con foga e convinzione, come da lui indicato. «L’ambiente nello spogliatoio è molto abbacchiato e il mio lavoro più urgente sarà riportare l’entusiasmo tra i ragazzi», la franca ammissione di Luis Enrique dopo l’ultima sconfitta. Il dott. Valdes si è già messo in azione per ottenere, in tempi brevissimi, l'obiettivo.