Mbappé e Kane è il derby d’Europa

Walker in missione contro Kylian mentre l’Uragano britannico tenta di cancellare il tabù: zero titoli
Roberto Maida
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DOHA (QATAR) - È praticamente un derby, che si porta dietro una rivalità culturale, ma al Mondiale non capita da quarant’anni. È potenzialmente una finale, per il livello delle squadre che si affrontano, ma allontanerà dal Qatar una delle due favorite prima di entrare nella settimana decisiva. Dalla Manica al Golfo Persico ecco a noi Inghilterra-Francia, Kane contro Mbappé, l’incompiuto Southgate contro il decorato Deschamps, 12 gol segnati contro 9 a Doha, in definitiva il meglio che il calcio europeo abbia saputo esprimere in questo torneo. Dei quarti, è il più affascinante e incerto anche se i francesi campioni in carica devono sobbarcarsi il ruolo di favoriti. «Ma io non sento affatto lo stress - sottolinea Deschamps - a questo punto del Mondiale, oltre alla logica ambizione di voler vincere, respiro solo felicità e piacere di esserci».  

Percorso netto

Si accenda l’attesa allora. Le luci dell’Al Bayt, lo stadio costruito nel mezzo del deserto con la forma e gli arredi di una tenda beduina, saranno puntate su Kylian Mbappé, che arriva a questa partita con un record intimidatorio: nelle 9 partite giocate da titolare ai Mondiali ha sempre vinto. È il capocannoniere del torneo con 5 reti e in totale è già salito a 9 prima del compimento dei 24 anni: nessuno ci era mai riuscito prima di lui nella storia. «Kylian è sempre Kylian - dice Deschamps. - Riesce a fare la differenza anche quando non è al massimo della condizione, come contro la Polonia. Immagino che l’Inghilterra cercherà di contenerlo, ma noi abbiamo anche altre armi offensive». A marcarlo può essere Walker, che in inglese significa Camminatore: dovrà resistere agli strappi a 35 chilometri orari dell’indemoniato rivale. Il terzino del Manchester City di nome fa Kyle. Kyle contro Kylian: «Un fenomeno, ma non troverà i tappeti rossi ad attenderlo» minaccia.  

Fiducia

Se valgono le statistiche, l’Inghilterra ha battuto due volte su due la Francia ai Mondiali: oltre all’ultimo precedente di Spagna 1982, c’è quello del 1966 concluso con l’unico trionfo mondiale. Ma adesso il passato è un supporto, non una garanzia. Gareth Southgate, spesso criticato in patria, non ha mai vinto nulla da ct eppure può diventare il primo inglese a conquistare due semifinali mondiali di fila. Se si pensa che anche all’Europeo è arrivato fino in fondo, perdendo la finale con l’Italia ai rigori, i risultati gli hanno dato ragione. «In giro per l’Europa quando incontro gente del calcio ricevo complimenti per quello che abbiamo costruito - spiega, orgogliosamente -. Quattro anni fa non avevamo forse la necessaria esperienza per sfidare la Francia mentre oggi siamo consapevoli delle nostre qualità e possiamo vincere».  

Deschamps: "Mbappé sempre decisivo"

Il capitano

Si affrontano 30 giocatori che frequentano la Premier League, il campionato più ricco del mondo. C’è il duello diretto tra Lloris e Kane, portiere e centravanti compagni al Tottenham, ma anche la sfida a distanza tra i due difensori centrali contestati al Manchester United, Maguire e Varane, finora protagonisti positivi in Qatar. Kane da parte sua punta a superare Wayne Rooney in testa alla classifica marcatori inglesi di sempre: contro il Senegal ha toccato quota 52, uno in meno del predecessore. Ma soprattutto spera di cancellare la parola “zero”, letta con la pronuncia brit, che appanna il suo curriculum: tra Tottenham e England, Kane è arrivato a 29 anni senza mai festeggiare un titolo. Assurdo e ingiusto per uno dei migliori centravanti del mondo.


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