Lecco-Foggia, Foschi spegne le polemiche: "Non me ne frega un c..."

Il tecnico dei lombardi commenta in conferenza stampa i presunti torti arbitrali subiti dai rossoneri nella gara di andata della finale playoff per la promozione in Serie B: le sue parole
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LECCO - "Di tutte queste polemiche non me ne frega un c***". Così l'allenatore del Lecco, Luciano Foschi, commenta in conferenza stampa il match di ritorno della finale playoff di Lega Pro tra i lombardi e il Foggia dopo la vittoria per 2-1 dei 'blucelesti' allo 'Zaccheria'. "Ora lo dico papale papale, sono sincero: non mi interessa delle polemiche e non ci posso fare nulla", sottolinea il tecnico dei lombardi dopo le roventi polemiche sulla direzione arbitrale della partita d'andata. "Io sono uno che vive di sentimenti e vive nella fiducia della professionalità del prossimo. Poi possiamo discutere un errore piuttosto che un altro: sono convinto che l'arbitro di domani è un professionista così come lo è stato quello precedente. Tra l'altro, video alla mano, non mi sembra che abbia sbagliato nulla".

Foschi: "Gli arbitri in Italia sono i migliori"

"Mi sono sempre affidato ai direttori di gara con estrema fiducia", sottolinea l'allenatore del Lecco che poi aggiunge: "Ho sempre ritenuto che la categoria degli arbitri, in Italia, è forte. Fra i migliori al mondo. La scuola degli arbitri in Italia è efficace e importante e gestita da persone che sanno fare il proprio mestiere". Il tecnico dei lombardi afferma anche che "ognuno può pensare di vincere o di voler vincere le partite come meglio crede: in campo ci saranno due squadre che si batteranno e chi è più bravo vince. Mi fa anche sorridere che un senatore si preoccupi della partita Foggia-Lecco con tutti i problemi che abbiamo nel nostro Paese. Se questa partita è più importante di altro, lo deve raccontare agli altri 60 milioni di italiani". Secondo Foschi "la partita d'andata è stata molto corretta, giocata davanti a un pubblico meraviglioso e corretto: quella di domani è importantissima, può cambiare il futuro delle due società, però rimane una pagina di sport. Se cominiciamo a fare guerre per queste cose poi non ci lamentiamo".


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