Elezioni Figc, tutti gli scenari: caos A e B, Dilettanti e Lega Pro verso Gravina

Casini riflette, ma ha le big contro. La Lega di Balata è nelle polemiche. Per Marani e Abete tutto in discesa, mentre l'attuale presidente della Figc riflette sul futuro
Elezioni Figc, tutti gli scenari: caos A e B, Dilettanti e Lega Pro verso Gravina© Getty Images
Giorgio Marota
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Il mare mosso in Serie A e in Serie B agita le acque federali rendendo ancora incerta la navigazione per chiunque sederà sulla poltrona di Via Allegri. Con il passare dei giorni, però, va schiarendosi l’orizzonte elettivo: in entrambe le categorie sarà complicato scegliere un candidato sostenuto trasversalmente dai club. Se questo era e dovrebbe ancora essere il fronte anti-Gravina, insomma, rischia di arrivare all’appuntamento delle votazioni della Figc (inizio 2025) abbastanza disunito. Anche perché diversi club si dicono pronti a sostenere la rielezione di Gravina a prescindere dall’indicazione di voto che arriverà dalle leghe. Viceversa, quelli che fino a oggi sono stati i sostenitori dell’attuale presidente viaggiano verso una comoda conferma e potrebbero “trasportare” questa compattezza nella direzione del Gravina III. 

Cosa farà Gravina

Facciamo però un passo indietro: dopo la debacle dell’Europeo, anche a causa di forti pressioni politiche, il 1° luglio Gravina ha indetto le elezioni per il 4 novembre. L’iter legislativo dell’emendamento Mulé, che ha imposto un riequilibrio dei pesi elettivi tra le componenti per dare maggiore spazio ai professionisti (e alla Serie A in particolare), però, ha ribaltato le priorità rendendo impossibile andare al voto con le regole attuali. Così quella data si è trasformata nella prima occasione utile per la modifica dello statuto. Dal 5 novembre Gravina farà la sua mossa pubblica. Nel frattempo, preferisce attendere. Del resto lo scontro istituzionale in estate ha toccato i massimi livelli quando il ministro Abodi ha detto che Gravina vorrebbe farsi da parte e quest’ultimo l’ha smentito. Rifiutando l’idea del passo indietro, Gravina ha tenuto spalancata la porta sulla ricandidatura; anche perché le condizioni per lui sembrano fertili e nell’intervista rilasciata al nostro giornale del 17 agosto ha lasciato intendere, non a caso, che il proprio ciclo non fosse concluso.  

I movimenti di Dilettanti e Lega Pro

La Lega Dilettanti andrà al voto il 23 settembre e Abete va verso un plebiscito. Prospettiva simile in Lega Pro: Marani viaggia verso una comoda conferma il 2 ottobre, chissà se da candidato unico. Marani e Abete oggi portano in consiglio il 51% dei consensi pro-Gravina. I pesi, come detto, verranno rivisti il 4 novembre, ma quello tra C e LND resta un fronte compatto. Come lo è quello tecnici-calciatori, che senza una modifica della Melandri (i tempi sono stretti...) non potranno scendere in nessun caso sotto il 30% per legge. Nel caso dell’Aic c’è già stata la conferma di Calcagno, attuale vicepresidente federale. 

Casini, Balata e i tormenti di Serie A e Serie B

Torniamo così ai tormenti di A e B, dove il presidente si sceglie con 11 voti su 20. Quello uscente della Lega di A, Casini, probabilmente si ricandiderà, mentre quello della B, Balata, si è già candidato. Casini e Balata sono all’opposizione in Figc. Nel caso della A, i club che stanno con Lotito-De Laurentiis esulterebbero per una conferma, resiste però la spaccatura con le cosiddette “big ribelli” - Inter, Milan, Juve e Roma - che volevano il format a 18, che spesso hanno avuto posizioni anti-Casini e che avrebbero già trovato un candidato alternativo. Balata, che Salvini avrebbe voluto alla guida della Figc per spodestare Gravina, ha invece due avversari: l’ex azzurro Dossena e il manager Vittorio Veltroni. «Balata ha paura del confronto, ci sono cose poco chiare come il voto elettronico» ha accusato due giorni il primo. L’assemblea (11 settembre in prima convocazione, 12 in seconda) è stata convocata appena 20 giorni prima del voto, fatto che secondo i più maliziosi servirebbe a non dare alle opposizioni la possibilità di adunarsi. C’è anche un giallo che dovrà risolvere il giudice sportivo: la correttezza formale delle candidature di Veltroni e Dossena e la possibilità che siano arrivate fuori tempo massimo. Balata, in qualsiasi caso, è favorito. 

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