Camarda: Spalletti, a sedici anni a volte si può

Leggi il commento sul giovanissimo talento del Milan, che potrebbe tornare utile per la nazionale maggiore
Italo Cucci
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Camarda! E fu subito azzurro. Sto giocando con le parole magiche, passatempo estivo di cent’anni fa. Hocus Pocus, Alakazam, Abracadabra, Pape Satàn. La giochessa piaceva a Liedholm, maestro di magìe. Gli dissi Bibbidi Bobbidi Bu - quella di Cenerentola - e mi mandò a quel paese. «Tu non sa» - rispose. E mi spiegò l’inspiegabile con quel suo modo d’approcciare i discorsi, fra il serio e il faceto. Ma aveva ragione lui, vinceva e magheggiando evitava spiegazioni di formule e di riti che altri potevano copiare. Come il Catenaccio di Gipo. Crederci o no costava nulla. Poi una sera, da Camponeschi, in piazza Farnese, un commensale discreto ed elegante, il Mago Silvan, guardandomi negli occhi mi disse “Sim Sala Bim!”. E mi spiegò che la magìa è solo una ricerca assidua di tutto ciò che t’allevia l’esistenza, ti piace, ti rallegra , ti dà merito.

La mia parola magica è “Camarda” da quando quel ragazzuolo - si chiama Francesco, milanese, ha 16 anni - m’è caduto nella penna. Era prima degli Europei, vidi le immagini dell’Under 17 di Massimiliano Favo, i gol di Francesco, volli saperne di più e scoprii la favola del bomberino da 483 gol, che dal 2015 - era bambino - aveva conquistato il Milan. Come Renzo De Vecchi - il Figlio di Dio - nel 1909. Una scheda da campioncino, eppure una sola apparizione in Serie A, quindicenne, dopo aver ricevuto una deroga da parte della Figc per essere convocato in prima squadra da Pioli: il 25 novembre 2023 fa il suo debutto in Serie A con il Milan, sostituendo Luka Jovi? all’83’ della partita vinta per 1-0 contro la Fiorentina: nell’occasione diventa il più giovane esordiente della storia della Serie A (15 anni, 8 mesi e 15 giorni). E allora mi rivolgo a Spalletti - scrivendo - e gli racconto quell’episodio tragicomico del 1966 quando l’Italia, a Middlesbrò, fu ferita dal mitico Pal Doo-Ik della Corea del Nord, non seppe reagire e fu cacciata dal Mondiale. In tribuna, quel giorno, sedeva il Gigi Riva del Cagliari, già amico del gol, portato in Inghilterra in viaggio premio perché l’era bravino. E dissi a Spalletti - senza fare il fenomeno che consiglia e pretende, anzi con dolci parole - che poteva portarsi in Germania Camarda e non l’incerto Fagioli. E quando nelle file dei Rossi di Spagna esplose Yamal capii che avevo trovato la parola magica ma non contavo una mazza. Adesso l’hanno scoperto tutti, Camarda, anche perché l’altra sera ha preso parte all’Europeo Under 19 segnando una doppietta contro l’Irlanda del Nord nell’Under di Bernardo Corradi. A proposito, l’ha scoperto anche Ibrahimovic, ma imita Spallettone: «Se fosse pronto, Camarda sarebbe il nostro 9 oggi. Dobbiamo proteggerlo, i sogni sono un’altra cosa…». Io, nel frattempo, lo convoco per Francia-Italia del 6 settembre e sogno di andare ai Mondiali del ’26 gridando “Camarda!”.


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