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Mancini ha scelto il momento giusto, non ha sbagliato i tempi: si è dimesso a poche settimane dalle due partite di qualificazione agli Europei - che, per le ragioni che conosciamo, temeva - quindi ancor prima dell’inizio della stagione, e subito dopo aver ottenuto la fiducia da Gravina, che gli aveva affidato la supervisione delle nazionali, condividendo alcuni cambiamenti sostanziali (uomini, staff) e accettando un paio di scelte non particolarmente
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