Novantasette minuti di gestione, senza patemi d’animo né episodi controversi da analizzare al monitor. Italia-Inghilterra fila liscia come l’olio per lo spagnolo Jesus Gil Manzano (voto 6), di ritorno a San Siro appena 9 giorni dopo Milan-Dinamo Zagabria di Champions League. Il fischietto originario dell’Estremadura si fa trovare sempre molto vicino all’azione e il suo metro di giudizio non accetta l’esasperazione del contatto fisico: per farlo capire ai calciatori nei 18 minuti iniziali del primo tempo ferma il gioco ben 10 volte.
Italia-Inghilterra, la moviola
Al 51’ la nazionale di Southgate protesta per un contatto in area tra Kane e Toloi: l’attaccante e il difensore si scontrano con la testa, ma non è rigore. Stessa cosa all’83’ quando lo stesso Toloi “pizzica” con la mano il tiro di Bellingham: il centrale è talmente vicino al suo avversario da non poter scomparire. Assolutamente regolare la posizione di partenza di Raspadori in occasione del gol.
Manzano, la gestione dei cartellini
Discutibile la gestione dei cartellini. Giusto quello per Bonucci, lo meriterebbe anche Bellingham dopo una scivolata su Jorginho; Manzano è fiscale quando punisce Di Lorenzo, mentre da Grealish si fa dire in faccia “sei pazzo?”, dopo averlo ammonito, con tanto di indice portato verso la testa. Meriterebbe la sanzione pure James, che ferma Gnonto in campo aperto al 95’.