ROMA - Un’Italia azzurro Napoli, visti i cinque convocati, fedele in larga parte al gruppo campione d’Europa (dove rientrano Verratti e Immobile, assenti da marzo e vengono confermati, tra gli altri, Jorginho, uscito dopo la Finalissima con l’Argentina, Acerbi e Toloi), pur integrato da alcuni ragazzi messisi in luce a giugno (Cancellieri, Gnonto, Zerbin, Pobega), con tre deb assoluti (Provedel, Vicario e Mazzocchi), un ritorno inatteso (Grifo) e alcune rinunce significative (oltre agli indisponibili Chiesa, Berardi, Florenzi e Locatelli) targate Roma (Mancini, Spinazzola, Zaniolo e Belotti) mentre la Juve in crisi è rappresentata da 2 soli calciatori (Bonucci-Gatti), con la Fiorentina a zero.
Scelte
Roberto Mancini ha iniziato così la sua quinta stagione da ct, chiamando 29 uomini in vista delle ultime due partite di Nations League, in programma venerdì prossimo a Milano contro l’Inghilterra e lunedì 26 settembre a Budapest contro l’Ungheria (la squadra di Marco Rossi è in testa alla classifica a quota 8, con la Germania a 7, l’Italia a 5 e l’Inghilterra a 2). Un calendario che potrebbe alla fine vedere la Nazionale vincere di nuovo il girone come nell’autunno 2020 ma anche retrocedere in serie B di questa competizione. Una circostanza da evitare, ovviamente, per non aggravare ulteriormente un 2022 già molto amaro, data la mancata qualificazione al mondiale del Qatar, dopo aver mancato Russia 2018. Il ct come previsto ha rimandato ulteriori esperimenti alle due amichevoli novembrine, e ha lasciato un paio di elementi di sicuro avvenire (Udogie e Miretti) alla U21 di Nicolato.
Cambi
Alla fine come detto, le novità si sono concentrate in difesa. Il reparto portieri vede il taglio di Cragno, Gollini e Perin a favore dell’ingresso del laziale Provedel e dell’empolese Vicario accanto a Donnarumma e Meret. Non c’è dubbio che si tratta di un momento particolarmente delicato per un ruolo che storicamente ha rappresentato un punto di forza per la Nazionale. Insieme a questi avvicendamenti c’è da sottolineare la prima chiamata premio di Pasquale Mazzocchi, 27 anni senza passato azzurro, primo salernitano ad arrivare tanto in alto, che Mancini ha scelto al posto di Spinazzola. Già, Spina, l’uomo simbolo di Euro 2020, tornato in campo alla fine della scorsa stagione dopo l’infortunio patito col Belgio, nel luglio di un anno fa, e adesso alla ricerca della forma migliore. Questo il motivo che ha convinto il ct a lasciarlo a Mou, così come Zaniolo e Belotti, appena tornati in campo (oltre a Mancini, per il quale conta forse più una valutazione tecnica).
Schieramento
Visti gli uomini, possibile ipotizzare contro l’Inghilterra, un 4-3-3, con Donnarumma in porta, Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni e Emerson dietro, Barella-Jorginho-Verratti a metà campo, Politano-Immobile-Raspadori davanti, con Scamacca pronto a subentrare a Ciro. Vedremo.
I convocati
PORTIERI: Donnarumma, Meret, Provedel, Vicario.
DIFENSORI: Acerbi, Bastoni, Bonucci, Di Lorenzo, Dimarco, Emerson, Gatti, Luiz Felipe, Mazzocchi e Toloi.
CENTROCAMPISTI: Barella, Cristante, Jorginho, Pellegrini, Pobega, Tonali, Verratti.
ATTACCANTI: Cancellieri, Gnonto, Grifo, Immobile, Politano, Raspadori, Scamacca, Zerbin.