Un'Italia in emergenza come mai batte la Polonia 2-0 e si prende il primato nel girone di Nations League. A Reggio Emilia, dove è nato il tricolore, si chiude la settimana più assurda, con venti indisponibili tra infortuni e assenze per Covid. A Coverciano c'è stato un via vai mai visto, tra chi arrivava e chi partiva. In panchina è andato Evani per la seconda volta: Mancini, alle prese con il Coronavirus, ha seguito la partita da casa. La sfida non serviva per il ranking: dopo il pareggio tra Spagna e Svizzera, l'Italia aveva già la certezza di andare come testa di serie ai Mondiali. Era importante però non interrompere la striscia positiva e scavalcare la Polonia in testa al gruppo A1. Martedì la nazionale partirà per Sarajevo, dove chiuderà il girone di Nations League contro la Bosnia priva di Dzeko, anche lui fermato dal Covid. Szczesny si è dovuto inchinare due volte, prima a Jorginho su rigore, poi a Berardi. La sfida tra la Scarpa d'Oro Immobile e Lewandowski non è potuta andare in scena. L'attaccante polacco comunque non si è praticamente mai visto. L'Italia, prima nel girone, ora vede le Final Four a un passo.
Emergenza totale
Difesa in emergenza, con la coppia centrale Bonucci-Chiellini out. Per fermare Lewandowski ci sono Acerbi e Bastoni, alla seconda presenza con la maglia azzurra. L’unica punta disponibile è Belotti, peraltro acciaccato e in dubbio fino all’ultimo. Il capitano è Florenzi, anche lui in campo non in perfette condizioni. Nonostante i tanti problemi di formazione, l’Italia parte forte e mette paura a Szczesny dopo una manciata di minuti con Belotti e poi Bernardeschi. Al 20’ Insigne segna un gran gol con un destro al volo su cross teso di Florenzi, ma Turpin annulla per la posizione irregolare di Belotti che disturba Szczesny. Due minuti dopo Lewandovski a centrocampo colpisce con una gomitata Bastoni e probabilmente si salva perché non c’è il Var in Nations League: poteva starci anche il rosso.
Jorginho gol su rigore
L’Italia continua ad attaccare e gioca bene. Al 26’ Belotti viene cinturato in area da Krychowiak e stavolta Turpin vede tutto. Il rigore lo batte Jorginho, che ancora una volta non sbaglia, spiazzando Szczesny con grande freddezza. Gli Azzurri, anche dopo il gol, continuano a pressare alto e attaccare. Lewandowski sconsolato, tutto solo nella trequarti azzurra, non riesce ad avere un pallone giocabile. Nella ripresa il ct polacco Brezcek prova a cambiare qualcosa, inserendo forse fresche: i cambi sono tre, c'è anche il centrocampista del Napoli Zielinski. L'Italia continua a fare la partita con il pressing forte e il baricentro alto. Al 62' si accendono gli animi per un fallo durissimo e pericoloso di Goralski su Belotti. Il polacco viene solo ammonito, anche se avrebbe meritato il rosso.
Berardi chiude i giochi
Al 73' Belotti, innescato da Locatelli, calcia verso la porta e il tiro viene intercettato da Bernardek con la mano: gli Azzurri reclamano un altro rigore che ci poteva stare, ma Turpin lascia proseguire. Al 74' Brezcek si gioca la carta Milik al posto di Linetty per cercare di supportare meglio Lewandowski. Due minuti dopo però, la Polonia resta in 10: Goralski si prende il secondo giallo dopo un altro intervento duro su Belotti. L'Italia attacca e crea ancora di più con la superiorità numerica, però non riesce a finalizzare, tenendo la gara ancora pericolosamente in bilico. All'84' ci pensa Berardi, nel suo stadio, a chiudere i giochi tutto solo di fronte a Szczesny dopo un'azione infinita con 30 passaggi effettuati. Nel finale c'è spazio anche per El Shaarawy e Di Lorenzo. Evani può festeggiare la sua seconda vittoria su due in panchina. Anche Mancini è soddisfatto, però adesso spera di tornare al timone, Covid permettendo.
Italia-Polonia 2-0, tabellino e statistiche