Ventura, il ct 68enne ringiovanisce l'Italia

Si chiude il primo dei quattro stage con i giovani a Coverciano, «è la strada giusta» per costruire la Nazionale del futuro. Nel segno dell'Atalanta...
di Fabrizia Argano
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ROMA - Sorride Giampiero Ventura di fronte ai volti emozionati dei nuovi giovani azzurri. La Nazionale del futuro inizia da qui, dal primo dei quattro stage chiuso ieri a Coverciano. Non ha dubbi il ct 68enne: «Ho avuto risposte straordinarie, è la strada giusta». Anche se imboccarla non è stato facile, visto lo storico malumore dei club a concedere i giocatori.

COVERCIANO O ZINGONIA? - Anche Gian Piero Gasperini ha manifestato il suo disappunto di fronte alla chiamata di ben sette calciatori dell'Atalanta. Ma, come ha detto il team manager Oriali, il tecnico può solo essere orgoglioso del suo lavoro e dei suoi ragazzi. La sua squadra è la rivelazione di questo campionato e c'è già chi azzarda il paragone con la favola Leicester. Sono 25 i punti in classifica, di cui 22 conquistati nelle ultime otto partite, che significano quarto posto insieme alla Lazio.

«LA LEZIONE GIOVANE DELL'ATALANTA»

EMOZIONE AZZURRA - Un percorso che non ha eguali in Europa e non poteva non ispirare Ventura. E allora, eccola la cartolina da Coverciano dei magnifici sette di Zingonia: Mattia Caldara, Andrea Conti, Marco D'Alessandro, Roberto Gagliardini, Alberto Grassi, Andrea Petagna e Marco Sportiello. «Era il sogno che avevo da bambino e lo sto realizzando. Abbiamo lavorato tanto, penso che sia un passo in avanti per la carriera di tutti noi», commenta Gagliardini, classe 1994, da pulcino dell'Atalanta a giovane speranza azzurra. Ed è solo l'inizio. 


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