Servirebbe un golden gol, modello Trezeguet, ai tempi capace di stendere gli azzurri e spegnere il sogno del ct Zoff. Si gioca al De Kuip, lo stadio della finale dell’Europeo tra Francia e Italia, 2 luglio 2000. Wiltord, in pieno recupero, acciuffò il pareggio. Il sinistro all’incrocio dell’ex centravanti della Juve chiuse la partita. Stasera, ultima del girone di Europa League, non sono previsti supplementari, ma non si può sbagliare un pallone. Cinquantamila olandesi aspettano la Lazio, confidando nella rimonta: per qualificarsi devono vincere con due gol di scarto. Sold out nella “vasca” del Feyenoord. Così viene chiamato lo stadio di Rotterdam. Forma circolare, parterre e tribune quasi al livello del campo. Soffieranno dietro il “club del popolo”, anche se c’è chi ritiene sarebbe meglio chiudere al terzo posto e scendere in Conference, ritentando il cammino verso la finale, come lo scorso anno, quando si arresero alla Roma.
Sorpresa
Sarri, invece, ha bisogno di prodezze per agganciare il primato e l’ingresso agli ottavi. Si aggrapperà alla stella di Milinkovic, solo due volte sinora titolare nel girone. Toccherà a Sergej trascinare la Lazio, mettendo da parte i rimpianti per il giallo sventolato da Manganiello e la squalifica da scontare nel derby. Una rabbia da trasformare in energia positiva. Senza Immobile, ancora ai box e impegnato nel percorso di riabilitazione, le speranze sono affidate all’asso serbo e al bambino. Sembra il titolo di un film. Invece no. Perché Mau potrebbe partorire la sorpresa, lanciando da titolare per la prima volta Luka Romero, l’argentino classe 2004, diciotto anni da compiere a metà novembre e un nuovo contratto sul tavolo proposto dalla Lazio. Giovedì scorso, entrando nel finale con il Midtjylland, ha raccolto gli applausi dell’Olimpico. Entusiasmo, adrenalina, personalità. E’ pronto ad accendersi. Il baby argentino, a proposito di sinistro, ha un gran bel tiro. Certo la scelta, se verrà confermata, suonerebbe come un’ulteriore bocciatura per Cancellieri, in difficoltà come centravanti e meno ordinato di Felipe sulla fascia destra. Il ballottaggio resta aperto. Il brasiliano e Zaccagni titolari, ma Pedro ha bisogno di rifiatare. Mau deciderà in mattinata. Le altre scelte: Marcos Antonio e Basic favoriti sulla linea mediana. Cataldi, Vecino e Luis Alberto pronti alla staffetta. Romagnoli in panchina. Provedel in porta. Linea arretrata con Lazzari, Casale (più di Gila), Patric e Hysaj (in vantaggio su Marusic).
Ciro rimonta
A Formello è rimasto il capitano, deciso a guadagnare la convocazione per il derby. Gli restano quattro giorni per completare l’operazione recupero. Ieri è riapparso sul campo durante la rifinitura della Lazio, in partenza per l’Olanda. Giri di campo senza accelerare e un colloquio con Sarri. Poi è rientrato a lavorare in palestra, esercizi con il pallone. La riabilitazione procede. Tecnico e staff medico lo rivaluteranno domani al rientro dall’Olanda. Immobile non può avere la tenuta per giocare dall’inizio. Non è affatto escluso, però, che possa essere convocato. Sarri sarebbe già contento di convocarlo e portarlo in panchina nel derby. La decisione verrà presa tra domani e sabato.