NAPOLI - Alla vigilia dell'andata dei Playoff di Europa League tra Barcellona e Napoli, Fabian Ruiz ha presentato la sfida in una lunga intervista concessa ad As, dove ha spiegato di stare benissimo e aver recuperato il massimo della condizione: "Sto bene, ho subito un infortunio muscolare nelle ultime settimane, ma l'ho superato e ho ripreso il ritmo. Mi sento molto a mio agio". Poi ha spiegato l'importanza di questo match: "Una partita storica per Maradona. Per i napoletani è un dio, sentiamo il dolore della città per la sua morte e vogliamo rendere omaggio alla squadra che lo ha portato in Europa. Poi devo ammettere che abbiamo ancora la stessa spina dorsale del precedente scontro in Champions League. Quel 3-1 della gara di ritorno è stata una punizione troppo severa e vogliamo una rivincita. Il Barcellona è un grande club, ha grandi valori, ma arriviamo con fiducia. Penso che ce la giocheremo alla pari e spero che questa volta il risultato sarà diverso".
Fabian Ruiz presenta Barcellona-Napoli
Rispetto a quella partita nel Barcellona manca "un certo" Leo Messi: "Siamo rimasti tutti sorpresi da come il Barça ha iniziato la stagione. Si nota la perdita di Messi: è sempre un sollievo sapere che non è tra i tuoi avversari. Come lui non ce ne sono, ma il Barcellona ha comunque giocatori decisivi in ??ogni settore del campo. Pedri dice che sarà difficile affrontarci? È un ragazzo eccezionale, abbiamo avuto un bel rapporto in Nazionale e ogni tanto ci scriviamo augurandoci il meglio. Comunque ha ragione: ci piace anche mantenere il gioco, non saremo rivali facili". Riguardo il sogno di tornare in Nazionale, queste le sue parole: "Le cose per me stanno andando bene, a livello personale e di squadra. Spalletti mi ha fatto migliorare ogni giorno, tirando fuori il meglio di me. In questo sistema di gioco mi sento benissimo. Avere un partner accanto a me come Zambo Anguissa o Lobotka che mi copre, mi dà più libertà. Ogni volta che posso, cerco di raggiungere l'area rivale e di concludere. Sto migliorando sotto questo aspetto. Spalletti è un allenatore speciale. È totalmente ossessionato dal calcio, lo adora, ci pensa 24 ore al giorno. Ha un rapporto molto stretto con tutti i giocatori, gli piace parlare, scherzare... Sa guidare il gruppo e siamo tutti contenti. Questo è evidente sul campo, abbiamo le idee chiare".