“Prima o poi il Napoli dovrà perdere”. Il patron della Fiorentina Commisso lo aveva detto alla vigilia, dopo nemmeno 24 ore la sua previsione si è avverata: Spalletti ha subito la prima sconfitta della stagione in Europa League contro lo Spartak Mosca ed è uscito dal campo nervosissimo, litigando a distanza con la panchina avversaria. Una brutta serata per gli azzurri, che ora vedono complicarsi il discorso qualificazione (passerà direttamente solo la prima nel girone, la seconda andrà agli spareggi): saranno decisive le due sfide ravvicinate con il Legia Varsavia, ora a +5 e capolista a punteggio pieno in classifica dopo aver battuto stasera il Leicester. Eppure la serata si era messa subito in discesa, perché Elmas aveva sbloccato il risultato dopo solo 13 secondi di gioco (gol piú veloce di una squadra italiana in Europa League, il terzo piú veloce in assoluto nella competizione). Ma a condizionare la serata azzurra è stata la pesante espulsione di Mario Rui, mandato negli spogliatoi al 30' dopo una review al Var per un fallo durissimo ma inutile su Moses sulla trequarti.
In dieci il crollo del Napoli
Il Napoli aveva fatto la partita fino alla mezz’ora, dopo il vantaggio lampo aveva sprecato almeno quattro grandi occasioni per raddoppiare (due volte con Petagna, una con Di Lorenzo e un’altra con Zielinski). Ma in dieci la scena è cambiata, lo Spartak ha preso coraggio e campo, aggrappato all’ex Chelsea Moses, pupillo di Conte. Spalletti è stato costretto a riequilibrare la squadra con Malcuit al posto di Insigne, ma la resistenza è durata solo fino al decimo minuto della ripresa nonostante l’ingresso di Anguissa e Osimhen: poi l’ennesima fiammata di Moses sulla destra ha acceso Promes, autore del pareggio che ha condizionato il finale del Napoli, crollato sotto i colpi di Ignatov e ancora dell’olandese, ex stellina dell’Ajax. Lozano e Ounas sono state le mosse disperate di Spalletti che hanno consentito al Napoli solo di ridurre il passivo, grazie al settimo gol nelle ultime cinque partite di Osimhen, l’ultimo ad arrendersi. A Firenze domenica, contro la squadra del presidente Commisso e del bravissimo Italiano, servirà un Napoli diverso.
Napoli-Spartak Mosca 2-3: tabellino e statistiche