© LAPRESSEL'Old Trafford, il teatro dei sogni, regala alla Roma un altro incubo. Questa volta non è 7-1, come nel 2007, ma 6-2: è comunque una batosta tremenda, un'altra a Manchester, che spegne i sogni europei dei giallorossi prima ancora di giocare il ritorno all'Olimpico. La squadra di Fonseca prova a resistere, ma dura un tempo: gioca i primi 45' con il cuore e riesce a chiuderlo addirittura in vantaggio per 2-1, nonostante una sfortuna pazzesca. Tre giocatori infortunati nei primi 37 minuti, e pedine fondamentali come Veretout, Pau Lopez e Spinazzola. Non si era mai visto nella storia dell'Europa League, ma bisogna andare a spulciare gli almanacchi per trovare un precedente del genere. Nonostante questo, la Roma resiste, rimonta addirittura, segna al Manchester United perfino due gol con Pellegrini e Dzeko. E pensare che la squadra di Solskjaer ne aveva subito solo 1, dal Milan, in tutta l'Europa League. Il primo tempo però la squadra di Fonseca lo paga a caro prezzo. La ripresa è un incubo vero. Cinque gol incassati, di cui uno su rigore generosissimo. Cavani e Bruno Fernandes scatenati, mettono a segno due doppiette. Poi c'è il sigillo di testa di Pogba e nel finale la firma del 19enne Greenwood. Nella ripresa la Roma ha sbagliato tutto, dal punto di vista mentale, tattico, ed è sembrata in grave affanno fisicamente. Non c'è stata partita.
Inizio shock per la Roma
Primo tempo surreale, in bilico tra inferno e paradiso. La Roma entra in campo un po’ timorosa e subisce subito il gol dopo aver perso Veretout per un problema alla coscia: al suo posto entra Villar. Al 9’ il Manchester United fa male con Bruno Fernandes che si infila tra le maglie larghe della difesa e infila Pau Lopez con un tocco sotto. Bella azione manovrata sull’asse Pogba-Cavani, ma tutto troppo facile. Inizio horror per i giallorossi, che però non perdono la testa, anzi riescono a rimettere subito la partita sui binari giusti.
La Roma segna due gol
Al 13’ Pogba in scivolata intercetta di mano un cross di Karsdorp. L’arbitro spagnolo Del Cerro Grande ci pensa un po’ troppo, ma alla fine concede il rigore. Dal dischetto Pellegrini non sbaglia, anche se De Gea intuisce. Il Manchester United fa la partita, ma la Roma riesce a contenerlo bene. Al 28’ si infortuna anche Pau Lopez dopo una bella parata su Pogba. Il portiere spagnolo esce dolorante alla spalla, entra Mirante a freddo. Fonseca è quasi incredulo. I giallorossi però al 34’ trovano il gol del vantaggio con Dzeko, che spinge in porta l’assist di Pellegrini dopo una grande azione sull’asse Mkhitaryan-Spinazzola. La Roma si trova in vantaggio a Old Trafford contro ogni pronostico. Al 37’ tocca a Spinazzola alzare bandiera bianca, al suo posto entra Bruno Peres. Fonseca è costretto a giocarsi il terzo cambio per un infortunio. In una situazione veramente assurda e mai vista, la Roma riesce a resistere e chiudere il primo tempo in vantaggio. Fonseca avrebbe l’unica possibilità per effettuare cambi all’intervallo, ma non lo fa.
Il Manchester United segna 5 gol nella ripresa
La Roma crolla nella ripresa: subisce subito il pari. Con la difesa messa malissimo Bruno Fernandes parte in contropiede e serve a Cavani, che di prima la mette sotto l’incrocio, imprendibile per Mirante. Due minuti dopo ancora Cavani calcia alto tutto solo a due passi da Mirante. È un momento difficile per la Roma, che cerca di resistere e si rende pericolosa in un paio di ripartenze. Al 64' però il Matador sfrutta una respinta maldestra di Mirante e appoggia in rete. Al 71' l'arbitro concede un rigore al Manchester per un contatto tra Smalling e Cavani quando la palla era ormai lontana. Dal dischetto Bruno Fernandes è infallibile come al solito e porta il risultato sul 4-2. La Roma soccombe e al 75' subisce il 5-2, firmato da Pogba di testa. All'87' in contropiede arriva anche il gol del 6-2 realizzato dal 19enne Greenwood. E' finita, la Roma esce malissimo dalla prima sfida con il Manchester United. All'Olimpico servirà un miracolo. Solskjaer aveva detto di non conoscere la Roma, ma non ha faticato per niente a batterla.