Seconda vittoria consecutiva in Europa League e primo posto nel girone a pari punti con Real Sociedad e Az Alkmaar: il Napoli fa il suo dovere in casa del Rijeka e porta a casa tre punti fondamentali per la qualificazione. Ma per Gattuso il risultato è forse l’unica cosa da salvare di una serata più difficile del previsto, che il Napoli si è complicato giocando un primo tempo imbarazzante. Gli azzurri si sono fatti mettere in mezzo dai peperini croati, arroccati e compatti in fase difensiva e scatenati nel ripartire in contropiede. Per fortuna poi è arrivata la rimonta, con un gol di Demme e con un autogol provocato da Politano, che ha cambiato il sapore della serata.
Demme, è la settimana dei Diego
Nella settimana dei Diego (migliorano le condizioni di Maradona), non poteva che essere Demme a risvegliare un Napoli onestamente mai visto così in difficoltà in questa stagione. Lento e prevedibile nella manovra offensiva, tenero a centrocampo e distratto in difesa: i primi 43 minuti a Rijeka probabilmente Gattuso li farà vedere e rivedere nelle riunioni tecniche con il titolo “ecco quello che che non voglio mai più in campo”. Il primo tiro in porta è stato quello del gol di Demme, abile a correggere da due passi un cross teso rasoterra di Mertens.
La rimonta grazie a un autogol
Da lì in poi, pur non brillando, il Napoli ha preso in mano la partita, rischiando di meno dietro dopo un palo del vivacissimo Menalo (Muric, ex Pescara, autore del gol invece è uscito per infortunio). Mertens ha colpito una traversa su punizione, Elmas ha sfiorato due volte il gol che poi il Rijeka si è fatto da solo (Braut ha beffato da meno di un metro il suo portiere dopo una deviazione ravvicinata di Politano). Gattuso ha dato spazio a Insigne, Fabian Ruiz, Lozano, Ghoulam e Zielinski in un finale che ha gestito senza problemi. Dalla Croazia l’allenatore si porta tre punti ma anche la certezza che c’è ancora da lavorare per far crescere questo Napoli.
Rijeka-Napoli 1-2: tabellino e statistiche