SALISBURGO - Il piano Ancelotti ha funzionato. Il Napoli è andato a Salisburgo a giocare, ha segnato e ha blindato la qualificazione nei primi 15 minuti di gioco. Alla fine ha perso la partita, ma, viste tutte le assenze che aveva in difesa, il risultato può anche essere accettato. Basta pensare che gli azzurri hanno chiuso la sfida della Red Bull Arena con la coppia centrale Hysaj-Luperto, dopo che si è infortunato anche Chiriches. La firma sul passaggio ai quarti l’ha messa il solito Milik, il finalizzatore principe della stagione: è arrivato a quota 17 in stagione. Il Napoli vola ai quarti e domani conoscerà la sua avversaria (alle 13 il sorteggio a Nyon).
AREK D'ORO - Ad Ancelotti mancano gli squalificati Koulibaly e Maksimovic e l'infortunato Albiol, in difesa c’è la strana coppia formata da Chiriches e Luperto, che giocano per la prima volta insieme sotto gli occhi di un mostro sacro del calcio, Franz Beckenbauer, presente in tribuna alla Red Bull Arena. Nel riscaldamento si fa male anche Insigne (noia muscolare) e in campo all’ultimo momento va Mertens. L’approccio alla partita degli azzurri è quello che chiedeva Ancelotti: personalità, dinamismo, pressing alto e voglia di fare la partita. Gli austriaci restano sorpresi e ballano: Milik fa le prove generali su un cross di Fabian Ruiz, poi in mezza girata firma il gol del vantaggio che fa esultare Ancelotti in panchina. Una rete nata grazie a una pressione altissima di Mario Rui, che poi rifinisce l’azione dopo una triangolazione di Zielinski. Applaudono gli oltre 1500 tifosi azzurri, che accarezzano la qualificazione. Il Napoli sembra in controllo totale, ma una palla persa da Allan dà il via all’azione del pari firmato da Dabbur. Per passare servirebbero altri 4 gol al Salisburgo, che però rischia di prendere anche il secondo prima con una combinazione Mertens-Milik e poi con un palo clamoroso da fuori di Fabian Ruiz.
CHE BRIVIDI! - Sfiora anche a inizio ripresa il raddoppio il Napoli, con un tiro cross di Mertens che viene bloccato pericolosamente in due tempi dal portiere Walke. Rose decide di dare una scossa al Salisburgo con l’ingresso di un’altra punta, Gulbrandesen, al posto di un centrocampista, Mwepu. La mossa paga subito, perché l’attaccante trova subito la zampata giusta in area che porta in vantaggio i padroni di casa e risveglia la Red Bull Arena. Mertens potrebbe metterla a tacere di nuovo ma spreca su invito di Callejon. Ancelotti si copre con Diawara per Zielinski, ma nell’ultimo quarto d’ora perde per infortunio anche Chiriches: entra Malcuit, con Hysaj che trasloca al centro. C’è spazio anche per Younes per Mertens, ma il finale è da brividi: dopo un palo di Dabbur arriva anche il terzo gol di Leitgeb. Sbuffa Ancelotti, ma il suo piano è riuscito. Questo era l’importante.
SALISBURGO-NAPOLI 3-1: tabellino e statistiche