ROMA - Addio anche all'Europa, stagione disastrosa. La Lazio saluta l'Europa League con una sconfitta clamorosa all'Olimpico. Era la gara che doveva salvare un'annata storta, invece la squadra di Pioli fa una figuraccia perdendo 3-0 in casa contro lo Sparta Praga, dopo l'1-1 dell'andata nella Repubblica Ceca. I biancocelesti hanno mostrato tutti i loro limiti, soprattutto in difesa. La gara è finita già nel primo tempo: la Lazio è partita molto forte, ma ha sprecato tantissimo.
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CROLLO LAZIO - Pioli deve fare i conti con le assenze di Radu, Basta, Milinkovic-Savic e Djordjevic, oltre a quella di De Vrij. Konko stringe i denti. Il tecnico si affida al 4-2-3-1 con Biglia e Parolo in mezzo al campo. In attacco c'è Klose, reduce dalla doppietta in campionato contro l’Atalanta, supportato da Candreva, Mauri e Keita. I biancocelesti illudono il pubblico all'Olimpico con una partenza sprint. Dopo una manciata di secondi Candreva sfiora il gol. Sparta Praga impaurito e timoroso, sembra la serata giusta ma tutto cambia tra il 10' e il 12'. Lo Sparta Praga si affaccia per la prima volta dalle parti di Marchetti e trova quasi incredulo una voragine: Dockal ringrazia e batte Marchetti con un sinistro preciso dal limite.
ITALIA, ADDIO EUROPA - Nel secondo tempo la Lazio accenna una timida reazione, ma ben presto pensa più a limitare il passivo. Pioli manda in campo Felipe Anderson e Matri al posto di Mauri e Klose però non cambia nulla. Finisce nel peggiore dei modi, con gli olè del pubblico al possesso palla dello Sparta. La Lazio, insieme con Sparta, Liverpool e Shaktar era una delle poche squadre ancora imbattute in Europa League. La prima sconfitta è una mazzata pesantissima che la fa uscire dalla competizione a testa bassa. La squadra di Pioli era anche l'unica squadra italiana ancora in Europa. Un risultato imbarazzante per il calcio italiano. Ai biancocelesti è rimasto solo il campionato, dove navigano all'ottavo posto, lontanissimi dalla zona Europa. Il terzo posto dello scorso anno è un lontano ricordo.