Italia, Kean e gli altri: il rilancio azzurro per Spalletti

Ci sono Zaniolo all’Atalanta, Cambiaghi al Bologna e Buongiorno al Napoli: elementi che possono fare comodo al ct
Alberto Polverosi
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I trasferimenti di Kean alla Fiorentina, Zaniolo all’Atalanta, Cambiaghi al Bologna e Buongiorno al Napoli hanno in comune qualcosa di significativo o che almeno potrebbe diventarlo. Sono quattro giovani italiani, tutti nel giro azzurro, che in questo mercato rappresentano una scelta nuova, speriamo vincente, dei nostri club: non solo stranieri, ma anche prodotti di casa nostra in cerca di un rilancio (Kean e Zaniolo) o di una crescita (Buongiorno e Cambiaghi). Può diventare perfino la ripartenza della Nazionale dopo i disastri in Germania, di sicuro un aiuto a Spalletti che ha bisogno di cambiare e, come lui stesso ha detto dopo la disfatta, di ringiovanire. 

Qui si parte dai più anziani, Zaniolo e Buongiorno, classe ‘99, venticinque anni appena compiuti, per arrivare a Kean e Cambiaghi, classe 2000. In questo discorso di crescita, di rilancio e di riscatto italiano rientrano a pieno titolo anche Sebastiano Esposito, 22 anni, a un passo dall’Empoli, e Di Gregorio che la Juve ha scelto per sostituire il polacco Szczesny. Esposito ha debuttato nella Under 21 quattro anni fa, Di Gregorio (classe ‘97) è stato a lungo seguito dai collaboratori del ct. 

Difficile dire adesso se si tratta di un vero e proprio cambiamento di linea, di un nuovo orientamento più o meno generale, però questo indirizzo di mercato va seguito con attenzione e forse anche incoraggiato. Kean aveva bisogno di una squadra in grado di metterlo al centro del gioco, di dargli spazio e considerazione. In Serie A non segna da 829 minuti, anche se le doti ci sono ora tocca a lui trasformare la scommessa dei dirigenti viola (che non l’hanno pagato poco: 13 milioni più 5 di bonus per un attaccante che non fa gol da oltre un anno e che nell’estate 2025 andava in scadenza di contratto) in certezza. Quanto a Zaniolo, in Turchia e in Inghilterra non era più tornato ai livelli della Roma. Il suo rientro in Italia, perdipiù nelle mani di Gasperini, può trasformarsi nel rilancio che molti si aspettano. Come per Kean, è la stagione che non può sbagliare.  

Buongiorno e Cambiaghi sono storie diverse. Tutt’e due sono stati, probabilmente, i migliori giocatori dei loro vecchi club. Buongiorno alla fine ha convinto il ct di oggi (che l’ha voluto all’Europeo, anche se non l’ha mai fatto giocare) e il ct di ieri (che l’ha voluto a Napoli e qui sicuramente sarà titolare). Conte è l’allenatore ideale per aiutare Buongiorno a fare un altro passo in avanti, non avrà quest’anno la possibilità di aumentare la poca esperienza internazionale ma nelle prossime stagioni verrà consegnato a Spalletti un difensore di maggior spessore.  

Se a Bologna qualcuno sorride pensando a Cambiaghi, uno che si è salvato con l’Empoli solo all’ultimo minuto dell’ultima giornata segnando appena un gol in tutto il campionato, come rinforzo da Champions, avrà modo di ricredersi. Non è uno stoccatore (anche se nella stagione precedente aveva segnato 6 gol), ma è un giocatore inesauribile sul piano atletico e difficile da contenere su quello tecnico. Nella rotazione delle ali a cui si affiderà Italiano non sarà l’ultimo. 


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