Italia, Spalletti non può più sbagliare: ecco i prossimi impegni

Deve ringiovanire e fare subito risultati contro Francia, Belgio e Israele: a novembre potrebbe confrontarsi con una nuova Figc
Fabrizio Patania
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« Ti voglio bene». La telefonata della figlia Matilde, 13 anni, è stato l’unico momento in cui Spalletti nella notte di Berlino è riuscito a sorridere e ha sentito scaldarsi il cuore. Dopo il rientro da Iserlohn, si è rifugiato negli affetti di famiglia. Lucio in queste ore ha scoperto quanto possa essere duro il mestiere del commissario tecnico. Se vinci, salgono tutti sul carro. Appena perdi due partite (due di numero ma pesanti dentro un torneo come l’Europeo), resti solo e ti mollano sull’onda emotiva di critiche feroci. La Nazionale è così. Non si può perdere, pesano il prestigio delle quattro stelle e le aspettative altissime, molto meno il livello di avversarie decisamente superiori (Spagna) o sullo stesso piano (Svizzera), come dimostrano caratteristiche e carriere di certi giocatori. E’ un dato di fatto, però, che Spalletti abbia fallito l’Europeo, tradito forse dalle proprie capacità e da un eccesso di fiducia. Qualcosa non ha funzionato nella preparazione atletica (cercava intensità superiore), l’incertezza tattica e la fluidità dei moduli si sono alla resa dei conti rivelati un boomerang. Lo stesso è accaduto per la comunicazione spinta attraverso cui cercava di far salire l’autostima di un gruppo povero di personalità. Non si è mai riparato dietro gli alibi e l’attesa è cresciuta in maniera esponenziale. 

L'Italia con Spaletti: ecco i prossimi impegni

Eppure non era scontato qualificarsi all’Europeo o superare il girone. Solo 10 partite per avvicinarsi, l’Albania a Dortmund era l’undicesima. Ha pagato l’inesperienza da ct e il periodo cortissimo di adattamento. Mancini era arrivato all’Europeo 2021 dopo 32 partite. Conte ne aveva giocate 20 prima di Francia 2016. Prandelli ne affrontò 20 per modellare l’Italia finalista a Kiev nel 2012. Un percorso di 19 gare accompagnò Donadoni verso l’Europeo 2008. Lippi si presentò al Mondiale 2006 dopo 22 presenze da ct e ci riprovò nel 2010 in Sudafrica con un altro ciclo da 24 partite. Spalletti il 6 settembre al Parco dei Principi ripartirà dalla Francia di Mbappè e non potrà più sbagliare. E’ sotto esame. Deve ringiovanire il gruppo e restituire un’identità precisa all’Italia. Servono i risultati. Compito durissimo dentro un altro girone di ferro in cui sono comprese Belgio e Israele. Le prime due si qualificano ai quarti. Una brutta sconfitta a Parigi e cosa succederebbe? Gravina gli ha riconfermato la fiducia, un progetto triennale non si interrompe, ma le elezioni del 4 novembre diventeranno uno snodo delicato. Il rinnovo della governance attuale rinforzerebbe il ct, uno stravolgimento in via Allegri potrebbe rimetterne in discussione il mandato, anche se è tutto relativo. Mancini venne scelto da Costacurta durante il commissariamento e in epoca successiva rinnovò il contratto con Gravina. Spalletti ha un profilo e uno standing adeguato per la panchina azzurra, ora deve dare risposte. «La Svizzera ci ha riportato a zero» la frase chiave del suo ultimo intervento a Iserlohn. Dopo il ko con la Macedonia, Mancini cominciò a progettare un piano di rilancio verso Usa 2026. A giugno in Nations prese cinque gol in Germania con i baby Scalvini e Gnonto. Apriti cielo. Un po’ come adesso, sono riemersi gli stessi discorsi perché Lucio ha dato fiducia a Fagioli. Allora cosa deve fare un ct? 


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