Italia messa a nudo dalla Svizzera

Leggi il commento sull’eliminazione agli ottavi di finale del gruppo di Spalletti
Paolo De Laurentiis
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Il guaio vero è stato la Svizzera. Perché se perdi con la Spagna puoi buttarla sui massimi sistemi, su cosa fa il calcio spagnolo per i giovani, sul coraggio che hanno nel lanciarli in prima squadra (vedi il sedicenne Yamal), su come sono bravi loro e quanto siamo miopi noi con i nostri ragazzi. Ma la Svizzera è uno schiaffo alla nostra superbia: ci ha messo sotto per 90’ e allora che facciamo? Replichiamo il loro modello nella speranza di ottenere qualche risultato? Eccolo il modello svizzero: serie A a 12 squadre, vinta dallo Young Boys, non proprio al top tra i club europei. Tra i convocati per l’Europeo 2024 un solo giocatore è tesserato per un club svizzero, Steffan, del Lugano, così decisivo da essere entrato contro l’Italia al 46’ del secondo tempo. Gli altri, tutti gli altri, giocano all’estero, Italia compresa. Quindi abbiamo perso contro una Nazionale che non fa altro che esportare giocatori, che crescono (paradosso del paradosso) anche nel nostro campionato, come ci ha insegnato il Bologna. L’Italia torna demolita su tutti i fronti: la Spagna ci ha preso a pallate con i suoi talenti cresciuti in casa, la Svizzera con una squadra messa insieme pescando all’estero e un calcio semplice ma organizzato. Noi non abbiamo avuto né uno, né l’altro. Il guaio è che si parlerà molto del primo aspetto, soprattutto per motivi di politica sportiva, ignorando (o facendo finta di ignorare) che se anche da oggi tutte le componenti del mondo del calcio cominciassero ad andare d’amore e d’accordo, garantendo tempo e giocatori alla Nazionale, riformando i campionati e magari i settori giovanili, per tornare nella scia della Spagna non basterebbero cinque anni di semina. Il punto vero è il secondo, da lì deve partire l’autocritica di Gravina e Spalletti: l’Italia non stava in piedi e chi stava in piedi vagava per il campo. 

Italia, mancano le basi 

L’Italia del blocco Inter che tutto ha avuto ma non un campionato stressante. Però Lautaro, interista come Barella, Bastoni e soci, sta segnando a raffica con l’Argentina in Coppa America: 4 gol in tre partite. Scamacca ha vinto l’Europa League da titolare con l’Atalanta ma in Nazionale non l’ha strusciata. Come lui molti altri: bene o comunque dignitosi nei loro club, azzerati in Nazionale. Ripartiamo da qui, da quello che (non) si è visto all’Europeo. Il calcio italiano ha sicuramente seminato male in tutti questi anni, tarpando le ali ai giovani, impedendo in qualche modo il salto di qualità a ragazzi che vincono con i loro pari età. Sapendo che mancano le basi, mai come ora è importante fare i conti con la realtà: dati questi giocatori, cosa si può fare per vedere una Nazionale almeno dignitosa? La Spagna o la Francia possono farla in pochi, ma la Svizzera - detto con il massimo rispetto - possono farla tutti, a cominciare da noi. 


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