La dura scelta di Rosetti: Makkelie rispedito a casa dopo Croazia-Italia. Il motivo

Rosetti fa il punto: gli arbitri promossi e bocciati. L'olandese paga a caro prezzo il caso del braccio di Frattesi. Analizzato anche il giallo a Donnarumma
dal nostro inviato Edmondo Pinna
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Danny Makkelie è tornato a Rotterdam. La Commissione arbitri dell’Uefa, diretta dal nostro Roberto Rosetti, l’ha “tagliato” dalla lista degli arbitri che proseguiranno gli Europei. È stato il direttore di gara di Croazia-Italia, nelle motivazioni dell’esclusione più il non aver visto il fallo di mano di FrattesiIntervento Var perfetto, ma preferiamo che siano gli arbitri a vedere in campo certe situazioni avendo un ottimo piazzamento» ha detto ieri Rosetti nel briefing di metà torneo. La traduzione è facile, doveva vederlo lui, stop) che gli 8' di recupero che ci hanno permesso di agguantare gli ottavi. Non solo lui: è rientrato in Italia anche Guida. La spiegazione sarebbe che avere due arbitri italiani con l’Italia ancora in gioco e con Orsato candidato (ma la sua posizione è più in bilico rispetto a qualche settimana fa) alla finale non aveva senso. “Tagliati”, fra gli altri, anche Gil Manzano (situazione direttori di gara in Spagna ai minimi), Kruzaliak, Kovacs.

L'errore di Orsato

Rosetti ha analizzato queste prime 36 gare, sottolineando cosa ha funzionato e le criticità riscontrate. In particolare, due possibili calci di rigore, non così netti (per la Commissione) da meritare un intervento Var ma sufficienti per far dire che erano situazione borderline, che il rigore sarebbe stato trattato allo stesso modo (nessun intervento dal Vor). Una in particolare ha riguardato il nostro Orsato, particolarmente nervoso in Svizzera-Germania. L’abbraccio dell’elvetico Widmer a Beier a pochi passi dalla porta è sembrato molto più punibile che no. Le altre criticità si sono manifestate in Scozia-Ungheria, per due possibili rigori, uno per la Scozia (tackle) e uno contro (trattenuta).

Analizzato il giallo a Donnarumma

Rosetti ha sottolineato come il messaggio lanciato con forza prima dell’inizio dell’Europeo stia portando i suoi frutti: la collaborazione arbitro-capitano funziona, spesso sono gli stessi “ graduati” a dare ragione al direttore di gara invece che ai compagni (vedi Çalhanoglu). analizzato anche il giallo a Donnarumma: è uscito troppo dalla porta e c’era già Jorginho (evidentemente il calciatore di movimento incaricato di parlare con l’arbitro) che stava chiedendo spiegazioni. La domanda: ha senso, con queste regole, fare capitano un portiere?

I numeri della prima fase

Le partite sono durate un po’ meno rispetto al 2021 (59'10" contro i 60'30"), è stato fischiato lo stesso numero di falli di tre anni fa (808: 22,4 per gara), dati molti più gialli (166, quasi 5 per partita, contro 98, cioè 2,7 a gara, nel 2021), è stato dato un cartellino rosso in più (3-2). Piuttosto, sono stati 20 gli interventi del Var per correzioni (8 Ofr, 12 overrule) per 36 match, ovvero un intervento ogni 1,8 gare. In Italia, nell’ultimo campionato, ne abbiamo uno ogni 2,5 gare. Rosetti a inizio breefing s’è commosso ricordando Giovanni Stevanato, scomparso troppo presto purtroppo martedì scorso, ex assistente internazionale italiano, porgendo un grosso abbraccio a nome di tutti gli arbitri dell’Uefa che lo conoscevano


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