DORTMUND - Un altro rimescolamento, senza rinunciare ai campioni spremuti. Zlatko Dalic studia accorgimenti per la partita della sopravvivenza ma non sembra voler mettere in discussione i leader dello spogliatoio: nel ritiro della Croazia sul lago di Neuruppin, a nordovest di Berlino, i giornalisti scherzano. E’ il commissario tecnico che fa la formazione o sono Modric e gli altri senatori a decidere il suo destino? Sono le solite malignità che circolano quando un allenatore, o un selezionatore, si trova a gestire un gruppo di personalità più ingombranti e celebrate di lui. Gli elementi emersi in questo sofferente Europeo però lascerebbero pensare il contrario: Dalic nel debutto contro la Spagna ha escluso Perisic dai titolari; nella seconda partita contro l’Albania, ha sostituito Brozovic all’intervallo. Non ha proprio l’aria del burattino.
Le mosse di Dalic contro l'Italia
Contro l’Italia, in ogni caso, proverà a dare una sterzata. Gvardiol, se valgono i test effettuati in questi giorni, tornerà a sinistra per occuparsi verosimilmente di Chiesa. Nel mezzo è atteso un duello tra i due “italiani” Erlic (favorito) e Pongracic per affiancare Sutalo mentre a destra rientra Stanisic, stantuffo del Bayer Leverkusen che è stato escluso un po’ a sorpresa contro l’Albania. Il centrocampo dovrebbe essere composto dal trio delle meraviglie impolverate (Modric-Brozovic-Kovacic) mentre davanti è tutto un quiz: Kramaric, a segno ad Amburgo e realizzatore affidabile in tutti i 7 anni di Dalic, è sicuro del posto. Ad affiancarlo dovrebbero essere Budimir, decisivo contro l’Albania, e Perisic, di nuovo posizionato come ala sinistra. Ma il 4-2-3-1 dell’ultimo secondo tempo ha funzionato bene: a quel punto tornerebbe in ballo Majer a destra, con Perisic sempre sull’altro lato e un trequartista dietro a Kramaric. Forse Kovacic, a meno che Dalic non escluda uno dei generali per fare posto a Mario Pasalic oppure a Sucic. Difficile, al momento.