L'Italia si chiude, aria pesante dopo il ko con la Spagna

Domenica dopo l'Albania Spalletti aveva tenuto aperti i cancelli per la partitella con i giovani del Borussia Dortmund, questa mattina tutti fuori dopo pochi minuti e test a porte chiuse
dall'inviato a Iserlohn Fabrizio Patania
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Buffon predica equilibrio, protegge l’Italia e interviene per spostare il focus sul terzo e ultimo appuntamento, lunedì a Lipsia con la Croazia. «Per determinati aspetti, è più facile gestire le sconfitte» ha garantito l’ex portierone, oggi capodelegazione azzurro. Spalletti, invece, si è chiuso e ha blindato la Nazionale. Lunghi silenzi, delusione palpabile sul campo dell’Hemberg Stadion. E’ stato possibile assistere solo al riscaldamento e ai primi minuti di partitella con una selezione giovanile del Borussia Dortmund, poi tutti fuori. Domenica, dopo il successo sull’Albania, il ct aveva invece tenuti aperti i cancelli (complice la partecipazione delle scuole italo-tedesche per un concorso) per l’intero allenamento ed era stato possibile seguire da vicino la partitella con i tedeschi. Questa mattina si respirava un’aria decisamente diversa. Spalletti sul campo ha portato i giocatori non impiegati o entrati soltanto nel finale di partita con le Furie Rosse. Meret tra i pali. Linea difensiva assortita con Bellanova, Mancini, Buongiorno e Darmian. Folorunsho e Fagioli l’inedito tandem di centrocampo. El Shaarawy, Raspadori e Zaccagni a sostegno di Retegui. Tutti gli altri azzurri erano in palestra.


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