Il piano B stavolta è la priorità. Perché si tratta del piano per arrivare a Bellanova, l’esterno del Torino che tanto piace a De Rossi che lo ha indicato - nei parametri finanziari del club - come priorità per rinforzare la fascia destra. Il terzino azzurro corrisponde all’esatto profilo cercato dal club per cominciare il nuovo progetto triennale sotto la guida del tecnico e di Ghisolfi: giovane, di qualità, con ampi margini di miglioramento e potenzialmente un asset per il futuro. Ecco, le caratteristiche ci sono, adesso serve anche una strategia per riuscire a ingaggiarlo. Perché il Torino non vuole certo regalarlo e fin qui ha lasciato trapelare che Raoul ha una valutazione superiore ai venti milioni di euro. Di quanto superiore resta ancora un punto interrogativo, ma di certo il club granata ha ben chiaro che il suo giocatore ha diversi occhi puntati addosso, di conseguenza può gestire la richiesta economica a proprio piacimento.
Sottotraccia
Non c’è dubbio che il Torino un anno fa abbia fatto un vero e proprio affare sul ventiquattrenne di Rho acquistato dal Cagliari per sette milioni di euro (meno di quanto è costato Celik alla Roma) e che adesso può essere rivenduto adirittura al triplo. Il club giallorosso non può far altro che trattare, cercare di avvicinare l’offerta alla domanda e ricavare un tesoretto per tentare l’affondo sul giocatore. Servirà tempo, certo, e la sensazione è che tutte le parti vogliano aspettare la fine degli Europei per avviare la vera trattativa. Il lavoro sottotraccia però è intenso e non vale certo meno di una proposta ufficiale che partirà tra qualche settimana. In questi giorni l’obiettivo di Ghisolfi sarà quello di trovare acquirenti per i giocatori fuori dal progetto in modo tale da risparmiare sugli ingaggi e ricavare qualche milione utile per aumentare il budget mercato e investire una cifra importante sul terzino destro (o i terzini, piaccono anche Doué e Fresneda), vero tallone d’Achille negli ultimi tre anni.