Roma, il piano per arrivare a Bellanova

Il Torino chiede oltre 20 milioni i giallorossi preparano il tesoretto per presentare la prima offerta
Roma, il piano per arrivare a Bellanova© LaPresse
Jacopo Aliprandi

Il piano B stavolta è la priorità. Perché si tratta del piano per arrivare a Bellanova, l’esterno del Torino che tanto piace a De Rossi che lo ha indicato - nei parametri finanziari del club - come priorità per rinforzare la fascia destra. Il terzino azzurro corrisponde all’esatto profilo cercato dal club per cominciare il nuovo progetto triennale sotto la guida del tecnico e di Ghisolfi: giovane, di qualità, con ampi margini di miglioramento e potenzialmente un asset per il futuro. Ecco, le caratteristiche ci sono, adesso serve anche una strategia per riuscire a ingaggiarlo. Perché il Torino non vuole certo regalarlo e fin qui ha lasciato trapelare che Raoul ha una valutazione superiore ai venti milioni di euro. Di quanto superiore resta ancora un punto interrogativo, ma di certo il club granata ha ben chiaro che il suo giocatore ha diversi occhi puntati addosso, di conseguenza può gestire la richiesta economica a proprio piacimento.

Sottotraccia

Non c’è dubbio che il Torino un anno fa abbia fatto un vero e proprio affare sul ventiquattrenne di Rho acquistato dal Cagliari per sette milioni di euro (meno di quanto è costato Celik alla Roma) e che adesso può essere rivenduto adirittura al triplo. Il club giallorosso non può far altro che trattare, cercare di avvicinare l’offerta alla domanda e ricavare un tesoretto per tentare l’affondo sul giocatore. Servirà tempo, certo, e la sensazione è che tutte le parti vogliano aspettare la fine degli Europei per avviare la vera trattativa. Il lavoro sottotraccia però è intenso e non vale certo meno di una proposta ufficiale che partirà tra qualche settimana. In questi giorni l’obiettivo di Ghisolfi sarà quello di trovare acquirenti per i giocatori fuori dal progetto in modo tale da risparmiare sugli ingaggi e ricavare qualche milione utile per aumentare il budget mercato e investire una cifra importante sul terzino destro (o i terzini, piaccono anche Doué e Fresneda), vero tallone d’Achille negli ultimi tre anni. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le uscite

La soluzione ideale sarebbe riuscire a cedere sia Karsdorp che Celik in tempi brevi, ma chiaramente oltre a non esserci la fila fuori da Trigoria non c’è neanche la fretta dei club di andarli a chiedere alla Roma, tutti ben consapevoli che i due sono di troppo e che quindi potranno essere presi nel corso dell’estate anche a cifre inferiori rispetto alla richiesta attuale. E allora adesso la priorità è riuscire a convincere Belotti ad accettare il Como, ricavando quindi 4,5 milioni più altri cinquecentomila euro di bonus, e poi monitorare quelli che saranno gli altri movimenti di mercato. Dalla Premier filtra l’interessamento del Bournemouth di Pinto e dell’Everton (non ancora dei Friedkin) per Bove che non rientra tra gli incedibili della Roma: il ragazzo non sta spingendo per la cessione e vorrebbe restare nella capitale se arriveranno segnali di fiducia nei suoi confronti. In caso contrario cercherà la migliore soluzione per continuare il suo percorso di crescita. Valutazione: 20 milioni di euro. Un giovane sicuramente in uscita è Zalewski, ora impegnato negli Europei con la Polonia e che può andar via per circa dieci milioni di euro. Insomma, c’è la possibilità di ricavare un tesoretto aggiuntivo al budget di mercato per costruire la nuova rosa investendo anche qualcosa in più per il terzino. E Bellanova è il primo nome sulla lista di De Rossi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il piano B stavolta è la priorità. Perché si tratta del piano per arrivare a Bellanova, l’esterno del Torino che tanto piace a De Rossi che lo ha indicato - nei parametri finanziari del club - come priorità per rinforzare la fascia destra. Il terzino azzurro corrisponde all’esatto profilo cercato dal club per cominciare il nuovo progetto triennale sotto la guida del tecnico e di Ghisolfi: giovane, di qualità, con ampi margini di miglioramento e potenzialmente un asset per il futuro. Ecco, le caratteristiche ci sono, adesso serve anche una strategia per riuscire a ingaggiarlo. Perché il Torino non vuole certo regalarlo e fin qui ha lasciato trapelare che Raoul ha una valutazione superiore ai venti milioni di euro. Di quanto superiore resta ancora un punto interrogativo, ma di certo il club granata ha ben chiaro che il suo giocatore ha diversi occhi puntati addosso, di conseguenza può gestire la richiesta economica a proprio piacimento.

Sottotraccia

Non c’è dubbio che il Torino un anno fa abbia fatto un vero e proprio affare sul ventiquattrenne di Rho acquistato dal Cagliari per sette milioni di euro (meno di quanto è costato Celik alla Roma) e che adesso può essere rivenduto adirittura al triplo. Il club giallorosso non può far altro che trattare, cercare di avvicinare l’offerta alla domanda e ricavare un tesoretto per tentare l’affondo sul giocatore. Servirà tempo, certo, e la sensazione è che tutte le parti vogliano aspettare la fine degli Europei per avviare la vera trattativa. Il lavoro sottotraccia però è intenso e non vale certo meno di una proposta ufficiale che partirà tra qualche settimana. In questi giorni l’obiettivo di Ghisolfi sarà quello di trovare acquirenti per i giocatori fuori dal progetto in modo tale da risparmiare sugli ingaggi e ricavare qualche milione utile per aumentare il budget mercato e investire una cifra importante sul terzino destro (o i terzini, piaccono anche Doué e Fresneda), vero tallone d’Achille negli ultimi tre anni. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Roma, il piano per arrivare a Bellanova
2
Le uscite