Montolivo esclusivo: “Italia, nessuno è come Pellegrini. La Spagna? Vi racconto come gioca”

L’ex di Fiorentina, Atalanta e Milan è entrato a far parte della squadra di Sky Sport. E da Gelsenkirchen ci presenta la sfida tra gli azzurri e le furie rosse
Giorgio Marota
2 min

INVIATO A GELSENKIRCHEN - Le due sfide contro la Spagna a Euro 2012 hanno in qualche modo segnato la carriera di Riccardo Montolivo. La partita di stasera tra la Nazionale di Spalletti e le Furie Rosse terrà invece a battesimo la sua seconda vita, quella di talent di Sky Sport. “Sono entrato in un Dream Team - scherza da Gelsenkirchen, a poche ore dal calcio d’inizio - ora però non posso mandare in porta nessuno ma soltanto godermi lo spettacolo. Che Spagna troveranno gli azzurri? Una squadra molto diversa da quella che ha dominato il quadriennio 2008-2012. Quella una squadra pazzesca, forse inarrivabile. Sfidare Xavi e Iniesta era come andare all’università. Questa ha molto talento, gioca in verticale e ha meno il controllo del gioco, ma sa ripartire e fare anche il contropiede all’italiana. Quello l’hanno imparato da noi probabilmente”.

Montolivo e il commento all'esordio dell'Italia

A Montolivo la Nazionale di Spalletti è piaciuta eccome nell’esordio con l’Albania: “Soprattutto perché è partita in salita e ha avuto una reazione straordinaria, non da tutti”. Passando poi all’analisi dei singoli, con riferimento a quello che è stato il suo ruolo, Montolivo ha fatto i complimenti a Barella, “un giocatore universale, tra i migliori centrocampisti al mondo”, ma anche a Frattesi, “il nostro jolly, lo ha dimostrato nell’Inter e ora anche in azzurro. Ha i tempi dell’inserimento nel Dna”.

Montolivo e la frase su Pellegrini

Infine, un pensiero su Pellegrini, “forse il giocatore più utile a questa squadra per le tante cose che sa fare. Spalletti fa bene a fidarsi di lui”. L’ex centrocampista di Atalanta, Fiorentina e Milan è infine tornato con la mente a dodici anni fa: “Il ricordo più piacevole di quella spedizione fu la semifinale vinta contro la Germania che avrebbe dominato gli anni successivi, come dimostrò al Mondiale in Brasile sbaragliando la concorrenza. Il meno piacevole la finale, che non siamo riusciti a giocarci al meglio delle nostre possibilità”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA