DORTMUND - La partenza giusta. Gli ottavi all’orizzonte, una bella Italia e il senso critico di Spalletti perché sarebbe un errore esaltarsi. La strada verso Berlino è corretta, ma ci sono anche tanti aspetti da migliorare, come ha sottolineato il ct. Due certezze: dall’Albania alla Spagna si alza il livello, ma vincere aiuta a respirare. Autostima, consapevolezza, prospettive diverse. Un vantaggio inestimabile: sono cadute le incognite. Spalletti ha ricevuto conferme dal campo, ora si può crescere. Clima di festa e applausi agli azzurri nel ritiro di Iserlohn, complice il concorso riservato alle scuole italiane in Germania.
Italia, allenamento aperto al pubblico
Il ct ha aperto l’allenamento al pubblico. Bambini in delirio quando sono apparsi sul campo Barella, Dimarco, Bastoni, Scamacca e gli eroi del Westfalen Stadion. Lucio ha portato in campo i giocatori non impiegati o entrati nel finale con l’Albania. Esercitazioni tattiche e prove non finalizzate al prossimo incontro con la Spagna ma per implementare il bagaglio di conoscenza degli azzurri. Una selezione giovanile del Borussia Dortmund (rinforzata da Vicario, Gatti, Bellanova e Folorunsho) ha consentito di organizzare una partitella. Modulo 4-4-2 o 4-2-3-1. Davanti a Meret la linea difensiva dell’Italia era formata da Darmian, Mancini, Buongiorno e Cambiaso. Cristante e Fagioli il tandem di centrocampo. El Shaarawy e Zaccagni gli esterni offensivi. Raspadori e Retegui coppia d’attacco. Gran gol di Fagioli, doppietta di Retegui. Spalletti era soddisfatto dell’allenamento.