Kvaratskhelia e il rinnovo col Napoli, Manna pronto a volare in Germania

L’agente chiede la clausola stile Osimhen, però la società non vuole inserirla. Il rinnovo è in stallo e il Psg propone undici milioni al calciatore
Fabio Mandarini

L a sconfitta al gran ballo dei debuttanti d’Europa, una prestazione un po’ così, il caso della gita domenicale in tv di agente e padre: non è mica un periodo semplicissimo, quello che sta vivendo Khvicha Kvaratskhelia. Mamuka Jugeli (il manager) e Badri (mister Kvara senior) hanno annunciato all’emittente georgiana, Imedi, l’intenzione di las c iare Napoli e il Napoli nel bel mezzo di una complicata trattativa per il rinnovo del contratto. Senza mezzi termini, ispirati da un super accordo personale con il Psg: un contratto da 11 milioni a stagione (per 4-5 anni). Durissima, seppur pacata, la risposta del club di De Laurentiis: «Il giocatore ha tre anni di contratto e non è sul mercato. Non sono agenti o padri a decidere, ma è il Calcio Napoli!!!». Se non fosse stato per quei tre punti esclamativi - simbolo di forza verbale e contrattuale, uno per anno fino al 2027 - sarebbe quasi sembrato un comunicato troppo garbato per la portata del pasticcio. Perché di pasticcio si tratta. E ora? Il terzo uomo: Giovanni Manna. Tocca a lui, entrare in scena: nei prossimi giorni volerà in Germania per incontrare Jugeli e rimettere in piedi la storia. Soprattutto individuare un punto d’incontro da cui ripartire per arrivare a un accordo. 

Ingaggio e clausola

Il Napoli valuta Kvara incedibile, non lo cederà, non ci pensa minimamente, lo ha annunciato e ci crede. Lo dicono i fatti: Conte lo ritiene imprescindibile e la possibilità di costruire la sua squadra senza Khvicha non lo sfiora neanche lontanamente; Adl è al suo fianco, perfettamente d’accordo, e ha rifiutato un’offerta da 110 milioni del Psg. Manna e Jugeli si sono incontrati a Milano una ventina di giorni fa e hanno discusso per due giorni. Il giocatore era entusiasta del nuovo allenatore e aveva riaperto la trattativa di prolungamento, nonostante la distanza tra domanda: tra 6 e 7 milioni con i bonus, più clausola rescissoria in stile Osi; e offerta: tra 4 e 5 milioni con i bonus, senza clausola. Una super proposta per i nuovi parametri del Napoli senza Champions, Europa League e finanche Conference, un disastro collettivo, di tutti, società e squadra, a cui ha partecipato ovviamente anche Kvara.


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Manna, la missione di pace

Quella di Manna in Germania, insomma, sarà una missione di pace. Difficile, delicata perché mirata a superare lo stallo nelle trattative; a contenere gli exploit dell’entourage; e a ristabilire seriamente quella serenità di cui Khvicha ha dichiarato di essere in possesso dopo la partita di ieri con la Turchia. Il nuovo ds - come Conte - ha ereditato una tensione che si trascina da prima del suo arrivo e ora dovrà contribuire a risolverla, facendo anche leva sui presupposti costruiti con il cemento armato da presidente e allenatore: Kvaratskhelia non è sul mercato e ha un contratto fino al 2027, con un ingaggio per altro inferiore a quello che ha percepito Demme nella sua ultima stagione da fuori rosa prima dello svincolo. Un pasticcio, dicevamo. Però per tutti.


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L a sconfitta al gran ballo dei debuttanti d’Europa, una prestazione un po’ così, il caso della gita domenicale in tv di agente e padre: non è mica un periodo semplicissimo, quello che sta vivendo Khvicha Kvaratskhelia. Mamuka Jugeli (il manager) e Badri (mister Kvara senior) hanno annunciato all’emittente georgiana, Imedi, l’intenzione di las c iare Napoli e il Napoli nel bel mezzo di una complicata trattativa per il rinnovo del contratto. Senza mezzi termini, ispirati da un super accordo personale con il Psg: un contratto da 11 milioni a stagione (per 4-5 anni). Durissima, seppur pacata, la risposta del club di De Laurentiis: «Il giocatore ha tre anni di contratto e non è sul mercato. Non sono agenti o padri a decidere, ma è il Calcio Napoli!!!». Se non fosse stato per quei tre punti esclamativi - simbolo di forza verbale e contrattuale, uno per anno fino al 2027 - sarebbe quasi sembrato un comunicato troppo garbato per la portata del pasticcio. Perché di pasticcio si tratta. E ora? Il terzo uomo: Giovanni Manna. Tocca a lui, entrare in scena: nei prossimi giorni volerà in Germania per incontrare Jugeli e rimettere in piedi la storia. Soprattutto individuare un punto d’incontro da cui ripartire per arrivare a un accordo. 

Ingaggio e clausola

Il Napoli valuta Kvara incedibile, non lo cederà, non ci pensa minimamente, lo ha annunciato e ci crede. Lo dicono i fatti: Conte lo ritiene imprescindibile e la possibilità di costruire la sua squadra senza Khvicha non lo sfiora neanche lontanamente; Adl è al suo fianco, perfettamente d’accordo, e ha rifiutato un’offerta da 110 milioni del Psg. Manna e Jugeli si sono incontrati a Milano una ventina di giorni fa e hanno discusso per due giorni. Il giocatore era entusiasta del nuovo allenatore e aveva riaperto la trattativa di prolungamento, nonostante la distanza tra domanda: tra 6 e 7 milioni con i bonus, più clausola rescissoria in stile Osi; e offerta: tra 4 e 5 milioni con i bonus, senza clausola. Una super proposta per i nuovi parametri del Napoli senza Champions, Europa League e finanche Conference, un disastro collettivo, di tutti, società e squadra, a cui ha partecipato ovviamente anche Kvara.


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