![Prass, il codice di Rangnick e l’idea Bologna Prass, il codice di Rangnick e l’idea Bologna](https://cdn.corrieredellosport.it/img/1238/619/2024/06/25/081150256-78ceb345-3f88-4cac-a081-1a6cccdb0b72.jpg)
È cresciuto in un posto da cartolina, tra le montagne di Hellmonsödt, un paese austriaco dove la neve porta turismo e lo sport più praticato è lo sci. Alexander Prass viene considerato un “marathonläufer”: passo e resistenza da maratoneta. È uno dei centrocampisti totali della nazionale di Ralf Rangnick, che tutti chiamano il “professore”, disposto a rinunciare alla panchina del Bayern per proseguire l’avventura da commissario tecnico: ha scoperto Haaland nel Molde, ha fatto collezionare plusvalenze alle società gemelle di Red Bull e ha avuto una breve love story con il Milan. Culto ossessivo per il pressing e il rispetto delle regole: niente multe ai giocatori che sbagliano comportamento, ma un codice interno che prevede altre punizioni, come quelle di aiutare i camerieri e i giardinieri nel centro sportivo.
Prass ha contribuito a cambiare cilindrata all’Austria di Rangnick, insieme con Christoph Baumgartner, classe 1999, che è stato decisivo contro la Polonia e si è imposto in Bundesliga con la maglia del Lipsia. Mediano, mezzala o trequartista: Prass gioca nello Sturm Graz. È stato utilizzato da Rangnick anche nel ruolo di terzino. Ventitré anni, mancino, un metro e 80: nove gol e dieci assist nell’ultima stagione. Il Bologna lo studia. Sartori cerca un vice di Ferguson, fermato da un infortunio ai legamenti del ginocchio destro. Prass è uno dei candidati. Lo Sturm Graz chiede dodici milioni. Ritmo, dinamismo, tempi di inserimento.