LONDRA (Inghilterra) - Una vigilia segnata anche dalle polemiche quella dell'ottavo di finale dell'Italia contro l'Austria. A tener banco il gesto a favore o meno del movimento "Black Lives Matter" che dopo l'episodio contro il Galles, con soli 5 azzurri in ginocchio, è diventato un tema caldo per la Nazionale. Alla vigilia del match contro Alaba e compagni è il vice-capitano Leonardo Bonucci a fare chiarezza in conferenza stampa al fianco del ct Roberto Mancini: "Quando torniamo in hotel, decidiamo tutti insieme. Come dovevamo fare prima di Italia-Galles, decideremo cosa fare domani. Se verrà fatta la richiesta ne parleremo, se ci sarà la voglia e l'idea di fare un gesto contro il razzismo. E' una vigilia come le altre, è una gara importante, contro una squadra difficile da affrontare. C'è un bel clima". Questo il punto del difensore della Juventus che non vuole dimenticare che domani ci sarà una formazione che per la prima volta raggiunge la fase ad eliminazione diretta dell'Europeo: "Rispettiamo l'Austria, i suoi giocatori. Hanno capacità e freschezza per fare una grande partita. Siamo pronti per fare il nostro calcio. Servirà massima attenzione. Rispettare l'Austria ma fare il nostro gioco".
Italia, Bonucci: "Pronti a diventare brutti e cattivi"
"Non abbiamo mai detto di sentirci superiori a nessuno. La strada intrapresa con Mancini lo dimostra che è giusta. Da parte nostra c'è la voglia di continuare così: l'elemento fondamentale è il gruppo: l'uno più uno che non fa una somma ma uno più grande". Prosegue così Bonucci che non vuole cali di tensione: "Ho sempre detto che ci sono partite dove c'è da essere brutti e cattivi. Lo abbiamo fatto dove c'era da difendere il risultato, dove ci siamo abbassati come reparti, dove abbiamo fatto la guerra davanti all'aerea. Dovremo essere bravi a leggere i momenti. Sono superiori alle altre tre: hanno un modo di giocare tedesco, riaggressione della palla persa, ritmi alti, pressione in avanti. Sono un gradino sopra le altre squadre che abbiamo affrontato".
Italia, Bonucci: "Mancini ci toglie pressione"
"Una delle doti di Mancini è aver stemperato lo stress. Ci ha tolto pressioni, ci ha dato fiducia, ci ha fatto capire che la strada che voleva metterci davanti era quella giusta. Lo abbiamo seguito dal primo giorno, grande merito a lui". Poi chiude il vice capitano azzurro: "Io voglio che gli italiani tifino Italia per questo mese. Se tra un mese diventerò cinquanta amore e cinquanta odio, è quel che mi ha tenuto sempre vivo in carriera. L'importante è che, quando vestiamo la maglia, diamo il massimo".