TORINO - Le 48 ore di Locatelli. La clessidra scorre e si avvicina il momento che segnerà l’avvio ufficiale della trattativa. Tra oggi e domani (al massimo entro il fine settimana), Juve e Sassuolo si ritroveranno faccia a faccia per iniziare a discutere del futuro del centrocampista che sta incantando agli Europei. Alla Continassa vorrebbero che fosse a tinte bianconere e lo stesso Manuel ha già espresso il suo gradimento. Avanti tutta, quindi. Ora però bisogna necessariamente trovare l’intesa con il suo attuale club e il confronto si annuncia interessante. Perché la Juve vuole fare in fretta e arrivare al traguardo in tempi rapidi per spegnere sul nascere le velleità della concorrenza, composta da diversi club, inglesi e tedeschi soprattutto, ed evitare il rischio di un’asta mentre il Sassuolo prova a cavalcare l’onda dell’entusiasmo del momento magico che il ragazzo sta attraversando in Nazionale per strappare le condizioni migliori.
Le valutazioni
(…) C’è fermento, insomma, perché appunto oggi, o al massimo domani, il neo direttore dell’area tecnica della Juve, Federico Cherubini, incontrerà l’amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, per iniziare a delineare i contorni di quello che potrebbe essere il suo primo affare da timoniere del mercato dell’era post-Paratici. Tema centrale del confronto: la valutazione di Locatelli, ma non solo. Anche la valutazione della (o delle) possibili contropartite tecniche che la Juve intende inserire nell’operazione. Questo dell’inserimento di uno (o più) giovani è un passaggio molto importante, perché almeno inizialmente il club emiliano aveva chiuso a tale possibilità. Adesso, invece, ha aperto a questa ipotesi, così la società bianconera ha messo a punto la prima proposta: 30 milioni più Dragusin. La Juve partirà da qui, anche se potrebbe non essere la soluzione definitiva.
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