Italia-Germania: attacchi a confronto

Le bocche di fuoco di Conte e Loew pronte a far male, sfida Pellè-Gomez per il ruolo di bomber decisivo
Italia-Germania: attacchi a confronto
di Vladimiro Cotugno
8 min

ROMA - «Certo, il passato c'è sempre, non abbiamo mai battuto l'Italia in un torneo ma...'Wir haben kein Italien-Trauma'»: non abbiamo alcun trauma Italia, assicura Loew parlando in conferenza stampa a proposito degli azzurri. Sarà. Di sicuro l'unico ad augurarsi il passaggio del turno degli azzurri tra le fila della Germania era lo juventino Khedira, per amicizie di club più per spavalderia e scaramanzia. Al di là dei precedenti storicamente favorevoli all'Italia, quella che vivremo sarà sicuramente la sfida più affascinante dei quarti di finale: otto coppe del mondo e quattro titoli continentali uno di fronte all'altro per la partita dal palmares europeo e mondiale più prestigioso del calcio, Brasile permettendo. In attesa di vederla sul campo, vi accompagneremo in questi giorni d'attesa con un viaggio in tre puntate sulla supersfida di sabato sera mettendo di fronte, reparto per reparto, le due contendenti: lo abbiamo fatto per la difesa e per il centrocampo, ora è la volta dell'attacco delle due nazionali.

ITALIA-GERMANIA, DIFESE A CONFRONTO

ITALIA-GERMANIA, CENTROCAMPO A CONFRONTO

UN PO' DI DATI - Con le due reti a Irlanda del Nord e Slovacchia, è Mario Gomez il bomber della Germania a pari merito con Graziano Pellé che ha già punito Belgio e Spagna. Il centravanti azzurro è anche il giocatore dell'Italia che tira di più verso la porta, con nove tentativi, mentre dall'altra parte sono Mueller (11, il cui spettro aleggia dalle parti di Buffon vista la sua abitudine a fargli gol e il suo bilancio ancora a secco) e Oezil (10) a tentare maggiormente la conclusione. Kroos (26) e Hector (25) sono i tedeschi che provano di più il cross, Conte ha perso per strada il suo specialista migliore, Candreva (18 in due partite).

GLI ALTRI GOL - Giaccherini col Belgio, Eder con la Svezia, Chiellini con la Spagna: sono queste le altre tre firme italiane nei tabellini di questo Europeo, per un totale di cinque reti segnate e una subita. Bottino migliore hanno raccolto i nostri avversari: Mustafi e Schweinsteiger a segno all'esordio con l'Ucraina, Boateng e Draxler con la Slovacchia portano a sei gol il bilancio tedesco fino a questo momento in terra francese.

COME SI SEGNA - Mustafi e Boateng hanno timbrato il cartellino spingendosi in avanti su calcio piazzato: il primo di testa, sulla punizione di Kroos, il secondo raccogliendo al volo una respinta della difesa avversaria. Capitolo assist: Oezil ha ispirato il 2-0 all'Ucraina di 'Schweini', Mueller l'1-0 all'Irlanda del Nord di Gomez, Draxler ancora per Gomez con la Slovacchia, Hummels di testa per Draxler nel 3-0 finale a Hamsik e compagni. E noi? Il lancio di Bonucci per Giaccherini che ha aperto la nostra avventura a Euro 2016 lo ricordiamo tutti, i due centri di Pellè sono arrivati grazie all'assistenza di Candreva e Darmian, Zaza ha ripulito un pallone sporco innescando la cavalcata di Eder con la Svezia, mentre Chiellini ha mostrato un raro istinto da opportunista anticipando tutti nell'area di rigore spagnola.

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LE ALTERNATIVE - Sia Conte che Loew hanno la possibilità di pescare dalla panchina qualche carta da trasformare nel jolly vincente o da azzardare se ci fosse la necessità di recuperare il risultato: sulla panchina dell'Italia, ad aspettare il loro momento, sono pronti sia Zaza che Insigne. Il primo è il naturale sostituto della nostra prima punta, l'attaccante del Napoli può essere l'alternativa a Eder ma anche il pezzo mancante di un possibile tridente se la partita dovesse mettersi in salita: il palo con la Svezia e la lucidità con cui ha rifinito il contropiede vincente con cui gli azzurri hanno chiuso la partita con la Spagna hanno comunque dimostrato la sua ottima condizione fisica, la sua qualità potrebbe fare la differenza negli spazi che andranno allargandosi con il passare dei minuti.

Dall'altra parte il ct tedesco sa che Goetze può essere decisivo a partita in corso: lo ha già dimostrato nella finale Mondiale di due anni fa, anche se quest'Europeo lo ha giocato da titolare fino agli ottavi per poi ritrovarsi in panchina con la Slovacchia, superato da Draxler nelle gerarchie offensive. Può sostituire sia il talento del Wolfsburg sia Gomez, per una Germania tutta di movimento senza centravanti di ruolo come già visto nelle prime due sfide. La sensazione è che comunque Loew non rinuncerà al peso specifico di Gomez e alla sua ritrovata vena realizzativa, lasciandosi il talento del Bayern come alternativa da giocarsi al meglio in corso d'opera. Molto più indietro appare Podolski, al quale è stata concessa solo una manciata di minuti con la Slovacchia, a risultato pienamente acquisito: garbage time nel quale comunque il numero 10 della Fußballnationalmannschaft non ha impressionato.

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